L’autore è Italo Calvino, nato nel 1923 a San Remo.
Oltre a “Il Barone Rampante” ha scritto anche “Il cavaliere inesistente”, “Il visconte di Mezzato” e tanti altri libri.
La Casa Editrice si chiama “Gli elefanti” ed è stato pubblicato per la prima volta nel 1957.Trama
Il libro racconta le avventure di un membro di una famiglia della città d’Ombrosa che fuggì di casa andando a vivere sugli alberi a causa del cibo preparato dalla sorella, e visse molte avventure.
Personaggi principali e loro caratteristiche
Cosimo: protagonista del libro, fratello del narratore, ribelle, che scappò di casa.
Biagio: il narratore del libro che è molto preoccupato per Cosimo.
Violante d’Ondariva: la bambina della famiglia dei d’Ondariva, molto scherzosa e vivace di cui Cosimo si innamora.
Breve riassunto delle vicende
Il libro racconta le avventure di un membro di una famiglia d’Ombrosa, una cittadina inglese, chiamato Cosimo; fratello di Biagio che racconta la storia.
Un giorno Cosimo scappò di casa e andò a vivere su un albero a causa delle proprie lamentele per i piatti schifosi di sua sorella Battista, e il padre barone Arminio cercò di fargli cambiare idea, ma il figlio scappò e non si fece più vedere.
Cosimo fuggì e vide molti contadini che coltivavano i loro frutti e sentì una voce da bambina.
Il figlio di Arminio andò in basso per vedere cos’era questo rumore e scoprì che era una bambina che si dondolava sull’ altalena nei giardino dei d’Ondariva, vicini di Arminio.
Cosimo apparve di scatto e i due si presentarono, la bambina si chiamava Violante o Viola d’Ondariva e disse di essere il capo di alcuni ladri di frutta.
Parlarono insieme delle loro avventure e Cosimo subì delle prese in giro da parte della bambina, quindi decise di andarsene subito.
Il figlio del barone andò avanti e vide alcuni ladri di frutta che erano quelli di cui parlava Viola, e provò a parlargli.
I ladri di frutta dissero che il loro capo era una certa Sinforosa, la quale li aveva traditi; il fratello di Biagio subito pensò che fosse Viola, quindi cominciarono a cercarla e una volta trovata la attaccarono tirandole dei noccioli di ciliegia, ma non riuscirono a vincere la battaglia.
La famiglia del barone Arminio fu molto preoccupata per Cosimo, quindi lo cercarono e lo trovarono dai d’Ondariva.
Il marchese d’Ondariva si infastidì che Viola frequentasse Cosimo perché lo consideravano strano e la mandarono in collegio.
Cosimo, nel frattempo, riuscì a fare una casa sull’albero, aiutò molti contadini, trovò un bassotto per lui, che nominò Ottimo Massimo; insegnò a un brigante a essere buono e a leggere, relazionò con un cavaliere apicoltore di nome Cavalier Avvocato, sconfisse i pirati d’Ombrosa, fece molti viaggi verso altre province della Spagna e della Francia e, quando Arminio morì, a causa di punture d’api; divenne barone.
Un giorno, in un cortile d’Ombrosa, il cane di Cosimo andò tra l’erba alta e Cosimo lo seguì, fino a perderlo.
Il cane era tra le braccia di una Marchesa la quale, alla vista del giovane, fuggì.
Il giovane rampante la inseguì e si accorse che questa donna era Viola, che stava andando a casa sua e ne uscì.
Lei si accorse di Cosimo, lo salutò e venne sugli alberi con lui a parlare; dopo un po’, i due si sposarono e decisero di stare sempre insieme.
Cosimo, però, disse che il matrimonio con lei era normale come tutte le altre cose, per questo, Viola si arrabbiò e non si fece mai più vedere perché pensava che l’amore dovesse essere speciale.
Cosimo dopo una malattia che quasi lo fece morire decise, anche lui, di andare via e incontrò Napoleone ma anche di questo incontro rimase deluso.
Il libro finisce con il barone, ormai vecchio, che muore attaccandosi all’ancora di una mongolfiera e sparisce nel mare, non mettendo più i piedi per terra nemmeno da morto.
Giudizio, impressioni personali e commento
Questo libro mi è piaciuto perché le storie e i fatti erano molto interessanti e particolari.
Allo stesso tempo, però, non mi è piaciuto perché odio essere nei panni di Cosimo perché andando a vivere sugli alberi aveva abbandonato la famiglia e non stava più con loro.
L’autore vuole far vedere quali possono essere i pericoli andando da soli senza famiglia.
A cura di Alessandro Chiarelli
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