Nella classe 5 B alla Vittorino da Feltre l’8 marzo 2019 abbiamo festeggiato come ogni anno la Festa della Donna.
Abbiamo detto che sarebbe stato meglio non celebrare QUESTA FESTA perché vuol dire che le donne per essere festeggiate dobbiamo ricordare che sono state per tantissimo tempo e forse ancora oggi non rispettate come persone.
Quest’anno abbiamo studiato la civiltà dei nostri antenati: gli Etruschi.
Abbiamo scoperto che tra i popoli antichi gli Etruschi consideravano le donne pari all’uomo.
E quindi il giorno 8 marzo abbiamo realizzato un biglietto ispirandosi all’arte etrusca per le nostre donne di casa. Sulla prima facciata del nostro biglietto abbiamo colorato l’immagine di una figura femminile etrusca ripresa da una pittura tombale.
Abbiamo conosciuto i termini etruschi: mamma ati, nonna atinacna, moglie puia e dei nomi propri di donne etrusche come VELIA, SETHRA ecc.
All’interno è stato scritto un testo indirizzato ad una nostra donna di casa. Io ho scritto questo biglietto indirizzato a mia madre, donna che stimo tanto.
Ho raccomandato alla mamma di vivere nella società come vivevano le donne etrusche, sempre a fianco dei loro mariti durante i banchetti, negli stadi a vedere i giochi e nelle feste funebri.
Stiamo anche studiando la Costituzione Italiana e la storia della seconda guerra mondiale e ho ricordato a mia madre di essere orgogliosa del suo diritto di voto, perché prima del 1946 le donne in Italia non potevano votare e non avevano alcun diritto.
Infine abbiamo disegnato con le nostre mani la fotografia di una donna che il 2 giugno 1946 è andata a votare tenendo in collo il suo bambino appena battezzato. Questa donna ha deciso di andare a votare godendo del suo diritto di voto per la prima volta.
La FESTA DELLA DONNA è stata istituita per ricordare quel terribile fatto dove un padrone di una fabbrica volontariamente ha chiuso l’entrata del suo edificio facendo morire un sacco di donne bruciate al suo interno.
Per me non è giusto festeggiare la FESTA DELLA DONNA perché se c’è una festa significa che la festeggiamo solo un giorno e quello seguente torniamo allo stesso degli altri senza tener conto che la donna va sempre rispettata e non solo per un giorno.
Anche l’articolo 3 della Costituzione Italiana dice: ”Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”
E quindi le donne vanno sempre festeggiate e mai considerate inferiori all’uomo.
A cura di Valeria P.
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