Pufi è un barboncino di taglia media ed era il mio cane.
Aveva il pelo bianco ed era un gran giocherellone: gli piaceva tanto inseguirmi per la casa e saltarmi addosso sul letto. La prima volta che è arrivato casa nostra, Pufi era triste: ci era stato regalato da un amico del mio babbo e forse voleva ancora stare con lui. Per distrarlo, gli abbiamo comprato una pallina rossa ma ci giocava pochissimo, voleva andare solo fuori a giocare con me e con gli altri bambini.
Quando stava a casa, stava accucciato nella sua tana, altrimenti veniva da me a farsi coccolare. Pufi non dormiva mai, stava immobile come una statua sul suo materassino ma non si addormentava. Quando io stavo sul tappeto, veniva da me e mi leccava. Era molto agile: sapeva stare con le zampe all’insù. A lui piaceva tanto mangiare la mela, oltre ai croccantini.
Un giorno sono andato con lui a casa di un mio amico che aveva anche lui un cane: si ricorrevano e si mordevano a vicenda, credo che Pufi avesse paura dell’altro cane. La mia sorellina Evelin gli toccava sempre la coda lui e scappava via di corsa! Quando mi vedeva mi inseguiva per la gioia… eravamo molto legati.
Purtroppo, la casa in cui vivo era troppo piccina per tenere Pufi, perché era diventato abbastanza grande. Così i miei genitori lo hanno dato in adozione e io ho pianto tanto perchè mi mancava Pufi. Quando è andato via con il nuovo padrone, aveva gli occhi tristi e ha pianto anche lui.
Vorrei ancora una volta adottarlo, mi manca tantissimo e credo che a Pufi manchino anche i miei genitori e la mia sorellina.
A cura di Elias P.
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