Io, Janelle, Samy e Giulio domenica 7 maggio siamo andati in visita alla sinagoga di Firenze, luogo di culto della religione ebraica.
Appena arrivati, davanti all’ingresso, abbiamo visto subito incise su una tavoletta i Dieci Comandamenti e dopo abbiamo ammirato l’interno della sinagoga.
I maschi hanno indossato la “Kippah”, un cappello molto piccolo bianco o nero perché, secondo la religione ebraica, gli uomini non possono presentarsi dinanzi a Dio con il capo scoperto.
Ci siamo seduti nelle scomodissime panche marroni e la guida ha cominciato a parlare della storia della sinagoga, dall’ inizio della sua costruzione nel 1874 , fino alla sua inaugurazione nel 1882.
Ci ha detto anche che i maschi si siedono nella parte inferiore dell’edificio e le femmine in quella superiore perché uomini e donne devono stare separati.
Il simbolo principale dell’Ebraismo è il candelabro a sette braccia che è posto sul tavolo dell’altare.
Successivamente siamo saliti al primo piano e la nostra guida ci ha parlato dell’alluvione di Firenze del quattro novembre 1966, quando l’acqua entrò nella sinagoga e bagnò tutti i rotoli della Torah, il testo sacro della religione ebraica. Questi rotoli non potevano essere né bruciati né buttati perché sopra è scritto il nome di Dio sacro, che non si può nemmeno pronunciare.
Abbiamo scoperto anche che secondo la legge ebraica le bambine diventano adulte a dodici anni mentre i maschi a tredici e, a partire da questa età, devono seguire i comandamenti.
Finita la visita abbiamo raggiunto il secondo piano del museo dove erano esposti libri antichi di varie dimensioni, posti in vetrine.
Terminato il nostro giro, siamo usciti dalla sinagoga ed abbiamo preso un delizioso gelato.
A cura di Chiara e Janelle, disegno di Samy.
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