Finalmente!
Il grande giorno è arrivato. Il 28 Aprile siamo andati alle Salse di Nirano e alle Terramare a Montale in provincia di Modena.
É stata veramente un’esperienza bellissima, ora vi spieghiamo.
Siamo partiti alle 7:45 da scuola, dopo aver caricato i nostri zaini nel portabagagli dell’autobus. Ci siamo sistemati accanto ai nostri amici. Abbiamo percorso l’autostrada A1, la più importante, perché va da Milano a Napoli.
Siamo giunti a Nirano, nell’area protetta in cui si trovano le Salse che sono delle emissioni di fango freddo, e rappresentano quello che è rimasto del mare che in tempi lontanissimi c’era in quel luogo. Mentre facevamo merenda ci ha raggiunto Giorgia, la nostra guida, una guida simpaticissima che non scorderemo mai.
Finita la merenda, abbiamo seguito Giorgia. Alcuni di noi avevano portato un taccuino e scrivevano quello che ci diceva e non si sono mai staccati dal loro taccuino. Giorgia ci ha fatto vedere tanti tipi di piante, ci ha fatto salire, salire e salire, fino a che abbiamo visto una vallata piena di verde.
Abbiamo visto la Ca’ Rossa, si chiama cosi per via dei mattoni rossi fatti di terracotta. Siamo tornati nel bosco, dove la nostra guida ci ha fatto osservare un’orchidea, una pianta bella quanto rara . Abbiamo percorso i sentieri nel verde e nel bosco: dovevamo fare silenzio per non disturbare gli animali, ma non è stato facile. Ogni sentiero aveva il nome di un animale: c’era il sentiero del riccio, il sentiero della libellula, il sentiero del tasso e il sentiero del gufo. Abbiamo visto anche animaletti piccoli, ma importanti per l’ecosistema e abbiamo capito che le dimensioni non determinano l’importanza di un essere vivente.
Siamo arrivati ai vulcani di fango, facevano uno strano rumore: “Blop, Blop”. Non ci siamo saliti perché era pericoloso.
Ogni vulcano ha un periodo di vita, quindi vive e poi, dopo un po’ di tempo, muore.
Abbiamo salutato la nostra guida e con il pullman abbiamo raggiunto Le Terramare a Montale.
Lì abbiamo pranzato e poi abbiamo iniziato la visita all’area archeologica: abbiamo ascoltato le spiegazioni e le informazioni della nostra guida, ma l’attività che ci ha entusiasmato di più è stata lo scavo: c’è chi ha trovato una punta di freccia, chi il resto di un focolare, chi un palo, chi una ciotola di terracotta. Siamo poi andati a visitare le Terramare che erano dei villaggi di capanne fortificati, circondati da un fossato.
Oggi sono state ricostruite delle capanne, che si possono visitare e che sono un esempio di come si viveva in quel luogo. Abbiamo visitato la capanna del contadino che aveva al suo interno utensili utili per l’agricoltura, costruiti con ossa, legno, qualcuno in bronzo. Nella capanna del guerriero c’erano tanti oggetti utili per combattere, costruiti nella maggior parte in bronzo. In ogni capanna c’era un forno ed un telaio. La capanna del guerriero era più grande a dimostrazione della maggior ricchezza ed importanza rispetto al contadino
Alla fine della visita era l’ora di tornare a casa, quindi siamo saliti sull’autobus e siamo rientrati a Firenze.
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