di Cristian
Tanto tempo fa stavo ritornando a casa dalla materna. Ero praticamente accanto a casa mia.
Poi vidi il mio nonno con un gattino in braccio; mi avvicinai e gli chiesi se poteva diventare il mio gatto. Lui mi disse “va bene”.
Da lì io lo accarezzai e diventò mio.
Lo chiamammo Tommy.
Fin dall’inizio, quando Tommy mi aveva visto, aveva già capito che ero il padre giusto per lui. Gli ho insegnato a scappare, a correre e a saltare, a chiederci scusa e a divertirsi con noi.
Lui si mette sopra di me o sulle mie gambe e mi segue ovunque in casa: in bagno, in cucina, in camera.
Beh, questa è la storia con il mio gattino.
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