In un pianeta lontano mille anni luce dal nostro, di nome Gnolandia, viveva una popolazione di gnomi. Uno di questi, di nome Grinlù, aveva il desiderio di diventare l’eroe più coraggioso del suo mondo. E quindi doveva compiere un’impresa per dimostrare il suo coraggio. In una foresta non lontano da lì, vivevano i troll: esseri maligni e spregevoli. Spesso assalivano il villaggio e rubavano il cibo che gli gnomi avevano messo da parte per sfamarsi. Queste invasioni causavano un grande scompiglio nel villaggio perché gli gnomi non sapevano difendersi.
Allora un giorno a Grinlù venne l’idea di porre fine a questa situazione, così montò sul suo piccione e si avviò. Dopo qualche giorno di volo, vide in lontananza la Foresta Oscura, dove vivevano i troll. Atterrando Grinlù si fece un taglio sulla spalla, ma non gli importava perché pensava che fosse solo una sbucciatura. Si fermò davanti all’entrata della foresta, era buia e fitta di alberi al suo interno: Grinlù raccolse tutto il suo coraggio ed entrò.
Dopo qualche metro Grinlù udì un pianto, così seguì il suono e trovò un troll che piangeva perché altri due troll lo colpivano con dei bastoni. Così Grinlù, che aveva un animo nobile, andò a proteggere il troll che veniva picchiato. I due troll che videro una bestia come quella scoppiarono in una risata pazza e iniziarono a colpire anche Grinlù.
Dopo un po’ Grinlù venne preso dai due troll che lo misero in una gabbia. I due troll stavano portando Grinlù dal loro re per farlo imprigionare nelle segrete del suo tempio. Appena arrivati i due troll lasciarono Grinlù davanti al re per decidere per quanto tempo chiuderlo nelle segrete. Il re disse con tono autorevole: -Facciamo…mille anni di prigione! Anzi no…per sempre in prigione nelle segrete, senza cibo né acqua!!! Ah, ah, ah! Grinlù, ormai stanco per la lotta contro i due troll, non riuscì a rispondere e svenne. Appena Grinlù si svegliò si ritrovò nelle segrete del tempio del re. Grinlù aveva fame e sete, ma non si lamentava perché sapeva che poi le guardie lo avrebbero torturato.
Dopo qualche giorno entrò un troll: era piccolo e grassottello, aveva in testa un cappellino di paglia e indossava un vestito di cuoio. Il troll liberò Grinlù e gli disse che non c’era tempo da perdere e che dovevano sbrigarsi ad andarsene dal tempio perché, se li avessero trovati, li avrebbero condannati a morte.
Dopo essere usciti ed essersi allontanati dal tempio Grinlù e il troll fecero conoscenza. Il troll chiese a Grinlù quale fosse il suo nome e Grinlù rispose:- Io sono lo gnomo Grinlù e voglio diventare l’eroe più coraggioso del mondo! Ma per diventarlo devo compiere un’impresa che dimostri quanto valgo! Bene, ma adesso parliamo di te?- disse Grinlù al suo nuovo amico. -Io sono Trentino e il mio desiderio è di uscire dalla foresta e vedere il mondo fuori!
Grinlù disse a Trentino che il mondo era pericoloso e che gli conveniva restare nella foresta al sicuro.Il giorno dopo Grinlù e Trentino cercarono di uscire dalla foresta, ma delle guardie li videro e li accerchiarono. Ad un certo punto, Grinlù urlò ed cominciò un discorso: – Voi tutti siete obbligati sempre ad eseguire gli ordini del re, ma non vi siete mai chiesti se non ci fosse il re cosa accadrebbe?
-Beh, sarebbe bello, saremmo finalmente liberi- disse una guardia.
– Sì, è vero, sarebbe divertente fare quello che ci pare, no? – disse un altro. Così, via via, ogni troll disse quello che avrebbe voluto fare senza il re e come sarebbe stato bello.Così, ad un certo punto, Grinlù urlò: -Scacciamo via il re!!!
Tutta la folla urlò in coro: -Siiiiiiiiiiì libertaaaaaaaà !!!
Tutti gli abitanti del paese dei troll si avviarono al tempio e insieme sconfissero il re dei troll.Finalmente i troll potettero vivere in pace e in armonia. FINE
Francesco Rosso
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