Storia

GAIO GIULIO CESARE

20 Mag 2022

Cari lettori e care lettrici oggi vorrei parlarvi di un personaggio ritenuto tra i più importanti della storia, Gaio Giulio Cesare.
Egli nacque a Roma da una famiglia di origini patrizie il 13 luglio del 101 a.C. o il 12 luglio del 100 a.C.; quest’ ultima è l’ipotesi più accreditata.

Da piccolo fu alunno di alcuni dei migliori maestri del tempo, come Apollonio Molone.

Finito il periodo scolastico Cesare si dedicò alla politica e al militare, infatti, nel 60 a.C. tre uomini, tra cui Cesare, Gneo Pompeo e Marco Licinio Crasso diventarono sempre più importanti e insieme strinsero un patto, il triumvirato, cioè un governo di tre uomini.

Giulio nel 59 a.C., diventò console, ossia colui che doveva far rispettare le leggi e deteneva il potere militare.

Da generale vinse molte battaglie, tra cui quella contro la Gallia e, una volta conquistata, i senatori e Pompeo divennero invidiosi e preoccupati; perciò, il senato gli propose di lasciare il suo esercito lì e tornare a Roma, ma lui preferì tornarci con i suoi soldati. Per questo, tornato in città, scoppiò la seconda guerra civile, ovvero una guerra combattuta tra le persone dello stesso stato.

Vinta anche questa, Cesare si fece nominare dittatore a vita. Il dittatore è una specie di re, ovvero colui che ha tutti i poteri. Migliorò le condizioni di vita di molti plebei, che erano i cittadini liberi, facendo:
– distribuire delle terre ai contadini e ai soldati che avevano combattuto in Gallia;
– costruire ai disoccupati nuove opere pubbliche;
– abbassare i prezzi degli affitti delle case (aiutando la plebe).

Ai patrizi, che erano i “ricchi”, tutto ciò non stava bene e, perciò, il 15 marzo del 44 a.C. fu ucciso da un gruppo di senatori, tra cui Bruto, suo figlio adottivo. Prima di morire disse Cesare pronunciò la famosa frase: “Anche tu, Bruto, figlio mio?”.

Curiosità
– Fu rapito dai pirati, per ben quaranta giorni, e, scherzando a volte, chiedeva loro come avrebbero voluto essere giustiziati quando sarebbe stato liberato; e, pagato il riscatto, li giustiziò nel modo che avevano scelto;
– Era un uomo d’azione, pensate che una volta nuotò con un braccio alzato per non far bagnare dei documenti;
– Odiava la sua calvizie, infatti camuffava di solito con corone d’alloro i suoi capelli mancanti.

A cura Emma


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