Per Capodanno sono andato in centro a Firenze con il mio babbo.
Quando siamo arrivati in centro io e il mio babbo siamo andati a prendere l’Adriana che è un’amica del mio babbo. Poi con l’Adriana siamo andati a vedere un carcere che si chiama “ Le Murate”.
Quando sono entrato una guida ci ha portato nelle celle dei carcerati.
La guida ci ha detto che si può entrare nelle celle ma io non ci volevo entrare.
Dopo passando per un corridoio molto stretto c’era una radio che intervistava i carcerati.
Poi c’era uno scomparto dove stavano le guardie a controllare i detenuti.
Dopo siamo scesi al piano terra dove c’erano dei disegni di un pittore che con le voci dei detenuti ci ha fatto una specie di canzone, un tono di voce corrispondeva a un colore e poi c’era un telo che indicava che tono di voce era: rabbia, tristezza, angoscia.
Sempre a piano terra c’era una signora che mi ha offerto una fetta di panettone.
A cura di Ettore
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