Oggi io e la mia famiglia siamo andati a Palazzo Strozzi a vedere la mostra di una grande arista: Natalia Goncharova. La mostra era divisa in tante stanze ognuna rappresentava qualcosa che Natalia aveva fatto: il teatro , l’inverno, la primavera, l’agricoltura del grano, i pittori a cui le si è ispirata per le sue opere i Futuristi e la guerra.
Io oggi ho imparato chi sono i futuristi e cosa volevano. I futuristi erano quelli che odiavano le femmine e le cose ferme, quindi loro amano la guerra, le macchine, gli aerei, i treni e tutto ciò che era energia e movimento.
Ho anche imparato che i pittori rappresentano ciò che vedono e disegnano le cose a modo loro ed era questo che piaceva alle persone che guardavano le loro opere.
Gli uomini avevano possibilità ai tempi di Natalia, ma lei era contraria a questa cosa e l’ha voluta far capire in diversi modi: con quadri religiosi, con quadri futuristi e con quadri che rappresentavano nudi di donna.
La cosa che mi ha interessato di più era nella stanza del futurismo ed era una persona su una bici.
La pittrice voleva rappresentare il movimento ripetendo l’immagine più volte e sovrapponendola.
Questo disegno mi è piaciuto perché non è da tutti fare un disegno e far capire che si sta muovendo.
A cura di Bernardo C.
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