La dottoressa ci conduce in Astronomia. Per aspettare che il sole arrivasse un pochino più in alto, ci ha portato a vedere la rappresentazione in scala dei pianeti. Dietro ad ogni modellino di pianeta c’era una specie di statua che sorreggeva i pianeti e c’era scolpito un simbolo che rappresentava il dio da cui deriva il nome del pianeta. Abbiamo fatto finta che noi fossimo degli extra terrestri in visita del sistema solare, iniziando dal ‘’pianeta’’ più lontano dal sole:
Plutone: E’ stato declassato a pianeta ‘’nano’’ per le sue dimensioni.
Nettuno: Il nome deriva dal dio Nettuno. I venti di Nettuno raggiungono la velocità più elevata rispetto agli altri pianeti del Sistema Solare (fino a 2100 km/h).
Urano: Il nome deriva dal dio Uranius, il dio del cielo. E’ formato da gas e ha un piccolo nucleo denso. L’atmosfera di Urano è la più fredda del Sistema Solare (fino a −224 °C).
Saturno: Il nome deriva dal dio Cronus. E’ un pianeta gassoso. E’ circondato da anelli composti di polveri e ghiacci.
Giove: Il nome deriva dal dio Zeus. E’ il pianeta più grande. Ha un nucleo centrale solido circondato da dense sostanze aeriformi.
Marte: E’ il pianeta rosso. Il colore è dovuto alla polvere di ferro che lo ricopre. Su Marte c’è il vulcano più grande del Sistema Solare (l’Olympus Mons).
Terra: E’ l’unico pianeta con la vita.
Venere: E’ un pianeta caldissimo circondato da nubi che riflettono la luce solare e lo rendono luminoso. E’ l’astro più luminoso dopo il Sole e la Luna.
Mercurio: E’ il pianeta più piccolo e più vicino al sole. Orbita intorno al sole più velocemente di tutti gli altri pianeti.
Poi la dottoressa ci ha fatto vedere il sole attraverso un telescopio ma, secondo la mia opinione, non era un gran che perché si vedeva solo rosso e quel giorno non si vedevano macchie solari.
Infine ha fatto riflettere dei gas e delle luci su un prisma ed essi si sono divisi in colori a sfumature poi a righe e poi due righette così vicine che sembravano una.
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