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Recensione: Fuochi d’Artificio

21 Feb 2017

L’ultimo libro che ho letto è stato “Fuochi d’Artificio”, di Andrea Bouchard, uno scrittore italiano nato a Milano nel 1963.
Si tratta di un romanzo storico ambientato sulle alpi piemontesi durante la seconda guerra mondiale. Il libro parla di quattro ragazzi, Marta, Davide, Marco e Sara, un gruppo di giovani amici che decide di aiutare la resistenza partigiana cercando però di non farsi scoprire dai partigiani stessi, che li reputano troppo giovani per essere coinvolti.

In questo modo i ragazzi ritengono di dover dare il loro contributo per proteggere la libertà che il fascismo minaccia di togliergli.
La protagonista è Marta, una ragazza di tredici anni, che ci racconta con i suoi occhi la guerra e la sua crudeltà. Insieme a lei ci sono suo fratello Davide, l’amico Marco di cui è innamorata e la sua migliore amica Sara.
Insieme riusciranno ad essere molto utili ai partigiani e alla resistenza.
Il libro mi è piaciuto molto e penso sia il migliore fra quelli che ho letto. Il linguaggio è molto semplice e diretto, la storia è lineare e ben articolata. Viene raccontata in prima persona dalla protagonista e riesce a fra immaginare molto bene i luoghi.
Il messaggio di questo libro è che non è mai troppo tardi per cambiare le cose e che bisogna far valere le proprie le proprie idee, nonostante tutto.
Il libro mi è piaciuto tanto anche perché mi rispecchio con la protagonista, Marta, perché la sento vicina come carattere e come me non scappa davanti alle difficoltà, qualunque esse siano. La frase che mi ha colpito di più è in realtà il titolo di un capitolo: “Fa più paura un bacio di un fucile”, perché leggendo mi sono resa conto che è quello che prova.
Secondo me questo libro è da leggere perché è pieno di speranza, parla di ragazzi della nostra età e quando lo finisci ti lascia una bella sensazione.

Veronica


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