Prima della inaugurazione dei giochi, con una solenne cerimonia a Olimpia, si accende la fiamma olimpica.
Con essa viene accesa poi una torcia, che viene poi trasportata fino alla città dove si svolgeranno le olimpiadi per mezzo di una staffetta di “tedofori” (che sono in genere atleti vincitori di edizioni precedenti).
Spesso l’ultimo atleta che porta la fiaccolata è un campione del paese ospitante.
Questa suggestiva coreografia, che vuole mettere l’ accento sulla continuità con lo spirito olimpico antico, in passato fu criticata, poiché fu introdotta da HITLER in occasione delle olimpiadi di Berlino (1936), per celebrare il terzo Reich.
Dal 1952 la staffetta dei tedofori è in uso anche per le olimpiadi invernali.
La torcia olimpica dei Giochi di Rio 2016 è stata presentata a Brasilia, alla presenza della presidente Rousseff. Alta 69 centimetri, 1,5 chili di peso, la torcia sarà accesa come vuole la tradizione a Olimpia e viaggerà per una settimana attraversando la Grecia fino ad Atene, per poi essere imbarcata su un aereo diretto alla capitale brasiliana. “Quando è spenta la torcia è chiusa, e appare semplicemente bianca”, ha spiegato il suo ideatore, Gustavo Chelles che l’ha disegnata insieme a Romy Hayashi. “Ma quando si accende il gas permette l’apertura di vari segmenti con i colori che rappresentano il Brasile: l’azzuro del mare, il verde delle foreste, il giallo del sole e dell’oro olimpico”
A cura di: Caterina, Efi, Yeega, Ascanio, Eliane
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