Una delle mie più grandi passioni è quella dell’apnea. La pratico, purtroppo soltanto durante le vacanze estive nel mese di luglio a Livorno con i nonni mentre i miei genitori lavorano.Il mio nonno mi porta, di solito, in una baia dal fondale roccioso vicino a Quercianella che, poiché è’ poco frequentata, è molto pescosa e ci sono molti polpi.
Dato che passo molte ore in acqua per pescare è necessario indossare:
– una muta da sub per scaldarmi ed evitare le punture delle meduse;
– le pinne per evitare correnti e per scendere più in profondità;
– una buona maschera che mi permetta di compensare bene;
– la fiocina per pescare;
– una cintura porta pesci.
Direi che sono un ottimo pescatore di polpi, questa estate ne ho presi 30, ed un buon pescatore di piccoli pesci soprattutto quando sono nelle tane sotto gli scogli.
La cosa bella è che la mia nonna aspetta tutte le sere che porti il pescato del giorno per fare una buonissima cena.
Tutti gli amici di mio nonno quando esco dal mare mi aspettano per vedere quello che ho pescato, e ciò mi rende molto felice.
Questa mia passione per la pesca si trasforma in una vera e propria emozione quando mio babbo mi porta a pescare con se’ durante le vacanze di agosto.
Infatti, spesso, facciamo viaggi nelle località più pescose. Mio babbo, per pescare, utilizza due fucili, uno ad aria compressa per i pesci che stanno nelle tane, come le cernie, ed un altro ad elastico, chiamato Arbalete, lungo più di un metro, per i pesci predatori che stanno a metà fondale e corrono veloci come le orate ed i muggini.
È emozionante quando scendiamo in apnea sopra a dei relitti, infatti è proprio in questi ambienti che ci sono moltissimi pesci. Mi ricordo che in Corsica l’estate scorsa siamo partiti dal residence la mattina prestissimo tipo verso le 6.00, ci siamo immersi sopra un relitto che si era spiaggiato una ventina di anni fa, ed abbiamo pescato moltissimi pesci ti tutti i tipi, è stato bellissimo!
Mio babbo mi dice sempre che quando vado sott’acqua devo compensare cioè tapparmi il naso e soffiare, è molto importante perché se si arriva sul fondale senza aver compensato si rischia di rompersi i timpani.
Spesso mentre siamo in apnea mio babbo pesca mormore, triglie, orate, saraghi e spigole, invece io sono specializzato in polpi.
Una volta, in Grecia, abbiamo raggiunto con delle jeep una spiaggia quasi inaccessibile, infatti si poteva raggiungere solo calandosi con una scala fatta di corda. Appena arrivati alla spiaggia io e mio babbo non abbiamo perso tempo, ci siamo vestiti da sub abbiamo preso la nostra plancettina galleggiante per sicurezza, ed abbiamo iniziato a pinneggiare a largo, l’acqua era incredibilmente cristallina, ad un certo punto io vedo un polpo enorme adagiato sopra uno scoglio nel fondale a circa 6 metri di profondità, mio babbo si immerge subito, ed il polpo sentendosi minacciato si rifugia dentro una tana.
A quel punto mi immergo anche io, sbircio nella tana e lo vedo tutto avvolto su se stesso, il tempo di vederlo e poi devo risalire a prendere ossigeno.
Faccio una buona respirazione poi mi immergo di nuovo, lo vedo nella tana, e provo a catturarlo, ma lui non molla la sua tana, ma questa volta lo trascino con tutta la mia forza e riesco a portarlo in superficie. Era grandissimo, avevo il fiatone e ed ero emozionato, non avevo mai visto un polpo così grande !!
Appena arrivo sulla spiaggia, tutto orgoglioso, mi vengono incontro Rebecca ed Olimpia della mia classe, ed anche loro insieme a tutte le persone che erano in riva al mare rimangono colpiti dalle dimensioni del polpo, alla fine babbo mi ha detto che pesava quattro chili ed lungo almeno un metro. Tutti mi hanno fatto i complimenti!
Questa emozione è’ stata così forte che me la ricorderò a lungo! E soprattutto mi capita che nei momenti tristi, soprattutto di inverno, ci ripensi e mi fa tornare il sorriso.
Questo , penso, sia l’aspetto più bello di una grande passione come la mia per la pesca.
a cura di EdoardoV
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