Tu,
si, proprio tu.
Tu, che all’improvviso hai cominciato ad attirarmi, come una calamita che
piano piano
aumenta la sua potenza,
fino ad essere vicinissimi.
O forse no, non siamo così vicini,
forse non così tanto,
o forse si,
ma nessuno lo può sapere.
Come ho detto, tutto ciò è cominciato all’improvviso,
o forse no,
forse era già scritto nel nostro destino,
ma nessuno lo può sapere.
Poi, tempo dopo questo “improvviso”,
quella serta, o mattina, o pomeriggio,
di quel giorno di marzo, o di luglio, o di settembre,
accade qualcosa.
Qualcosa che decide tutto ciò
che è stato detto prima:
noi siamo vicini,
o almeno,
io mi sento così,
e spero che tu possa dire lo stesso.
Volendo, potrei andare avanti
per pagine intere,
ma alla fine
il messaggio è sempre lo stesso:
tu,
si, proprio tu,
tu hai rapito il mio cuore.
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