Io avevo una coniglietta che si chiamava Trilli. Aveva un bel pelo color miele, nero e marrone, aveva le orecchie all’ingiù ed era davvero piccola. Voleva farsi accarezzare solo da me, da mia sorella Diletta e dal mio fratellino Rafino. Spesso correva velocemente per andare dall’altra parte del giardino di casa mia a cercare la sua mamma. Purtroppo non poteva raggiungerla perché la mamma era stata adottata da un’altra famiglia. A me piaceva tanto rincorrere Trilli, ma era davvero troppo veloce… non riuscivo mai a prenderla! Una volta, però, ci sono riuscita e l’ho abbracciata forte forte. Il suo pelo era morbidissimo e mi sembrava felice di ricevere le mie coccole. A Trilli piaceva mangiare piccoli pezzetti di carote. Qualche volta rosicchiava anche le piante della mamma in giardino.
Con il passare del tempo, Trilli però è cambiata: era cresciuta tanto, diventando lunga e magra e non era più amichevole con noi. Io non ho mai capito perché fosse diventata scontrosa: alcune volte graffiava, altre volte mordeva. Forse a Trilli mancava la sua mamma. Un giorno è addirittura saltata addosso a me e al mio babbo.
Così i miei genitori hanno deciso che per Trilli sarebbe stato meglio vivere in campagna con altri animali, dove magari Trilli avrebbe ritrovato la sua mamma. Sono sicura che adesso Trilli sia molto felice e spero di andarla a trovare presto.
A cura di Camilla P.

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