Google Search (pronuncia italiana /ˈɡuɡol/; in inglese: [ˈguːg(ə)ɫ]) è un motore di ricerca per Internet sviluppato da Google LLC. Oltre a catalogare e indicizzare le risorse del World Wide Web, Google Search si occupa di foto, newsgroup, notizie, mappe (Google Maps), e-mail (Gmail), shopping, traduzioni, video e altri programmi creati da Google. Nel 2005 ha acquisito il sistema operativo Android e dal 2016 opera nel mercato degli smartphone con la serie Google Pixel.
È il sito web più visitato al mondo: nel solo dominio web italiano, nel 2022, ha totalizzato in media circa 158 milioni di visite e 24,1 milioni di utenti unici al mese. È talmente popolare che svariate lingue hanno sviluppato nuovi verbi denominali a partire dal suo marchio, con il significato di cercare con Google o, più in generale, di cercare sul web, tra i quali l’inglese to google, il tedesco googeln e l’italiano googlare, usato sia transitivamente sia intransitivamente. In determinate date il caratteristico logo cambia, anche in versione interattiva o animata, per celebrare particolari ricorrenze legate al giorno; il logo in questo caso viene chiamato doodle.
Etimologia
Secondo la versione ufficiale i due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, volevano scegliere un nome con cui si potesse rappresentare la capacità che il motore di ricerca avrebbe avuto di trovare ed organizzare le innumerevoli informazioni disponibili sul Web, quindi un nome che contenesse al suo interno un’iperbole.
Page e Brin vennero quindi a conoscenza del termine googol, coniato dal nipote del matematico statunitense Edward Kasner per riferirsi al numero 10100, rappresentato da un 1 seguito da 100 zeri; l’uso di tale termine è attestato almeno dal 1937.Ritenendolo un nome perfetto per rappresentare la vastità del web, i due fondatori vollero chiamare il neonato motore di ricerca proprio Googol, ma al momento della registrazione, non sapendo come si scrivesse esattamente il termine, scrissero “Google”. Una loro collega a Stanford li avvertì dell’errore solo il giorno dopo, ma il dominio era ormai registrato e lo lasciarono con tale nome.
Un’altra fonte collega il nome del motore di ricerca a Barney Google, personaggio di un popolare fumetto statunitense creato da Bill De Beck, che fece la sua prima apparizione nel 1919 e cui venne dedicata una canzone negli anni venti del Novecento (“Barney Google with the Goo-Goo-Googly Eyes”, traducibile con “Barney Google dagli occhi sbarrati”).
Il vocabolo è inoltre associabile a termini della lingua inglese dal suono simile, mediante un doppio gioco di parole:
Storia
Google ha le sue origini in BackRub, un progetto di ricerca avviato nel 1996 da Larry Page e Sergey Brin quando erano entrambi dottorandi alla Università di Stanford, in California.Il progetto inizialmente coinvolse un “terzo fondatore” non ufficiale, Scott Hassan, il capo programmatore che scrisse gran parte del codice per il motore di ricerca originale di Google ma se ne andò prima che Google fosse ufficialmente fondata come azienda; Hassan ha continuato a perseguire una carriera nella robotica e ha fondato la società Willow Garage nel 2006.
Nella ricerca di un tema di dissertazione, Page aveva considerato, tra le altre cose, l’esplorazione delle proprietà matematiche del World Wide Web, comprendendo la sua struttura di collegamento come un enorme grafo. Il suo supervisore, Terry Winograd, lo incoraggiò a scegliere questa idea (che Page in seguito ricordò come “il miglior consiglio che abbia mai ricevuto”) e Page si concentrò sul problema di scoprire quali pagine web collegano a una data pagina, sulla base della considerazione che il numero e la natura di tali collegamenti a ritroso costituivano informazioni preziose su quella pagina (tenendo presente il ruolo delle citazioni dell’editoria accademica). Page ha raccontato le sue idee a Hassan, che ha iniziato a scrivere il codice per implementare le idee di Page.
Al progetto di ricerca, soprannominato BackRub si aggiunse Sergey Brin, sostenuto da una borsa di studio per laureati finanziata dalla National Science Foundation. I due si erano incontrati per la prima volta nell’estate del 1995, quando Page faceva parte di un gruppo di potenziali nuovi studenti a cui Brin si era offerto volontario per fare un giro nel campus e nella vicina San Francisco. Sia Brin che Page stavano lavorando allo Stanford Digital Library Project (SDLP). L’obiettivo della SDLP era “sviluppare le tecnologie abilitanti per una biblioteca digitale unica, integrata e universale” ed è stato finanziato attraverso la National Science Foundation, tra le altre agenzie federali.
A cura di Matteo

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