Ciao!
Ti sei mai chiesto chi è stato il primo a mettere le ruote sotto una tavola di legno?
E come mai qualcuno ha deciso di andare con la tavola in una piscina vuota?
Ora ti racconto tutto!
Tanto tempo fa, in California, c’erano dei ragazzi che adoravano surfare.
Però, a volte, l’oceano era calmo e non c’erano onde.
Che noia! Così, negli anni ’50, hanno avuto un’idea geniale: hanno preso delle tavole di legno, ci hanno messo sotto le ruote di vecchi pattini, e… TADÀ!
È nato il primo skateboard! Lo chiamavano “surf da marciapiede”.
Gli skateboard erano divertentissimi e presto tutti volevano provarli.
Negli anni ’60, hanno cominciato a fare gare, soprattutto in discesa e con slalom.
In California c’erano vecchi acquedotti asciutti con le pareti curve che sembravano onde, e gli skater si divertivano un sacco lì.
Ma ora arriva la parte super interessante.
Un architetto finlandese, tanto tempo prima, aveva inventato un tipo di piscina a forma di rene con il fondo curvo. Quando la sua idea è arrivata in America, i ricconi hanno cominciato a costruire piscine così nei loro giardini.
Poi, nel 1975, in California c’è stata una siccità.
Non si poteva più riempire le piscine con l’acqua.
Alcuni ragazzi furbetti (Tony Alva, Jay Adams e Stacy Peralta) hanno pensato: “Perché non proviamo a skateare dentro queste piscine vuote?” Ed è così che è nato lo skate moderno!
Da allora, gli skater non si sono più fermati, e lo skateboarding è diventato quello che conosciamo oggi. Fico, vero?
A cura di Andrea R.
CONDIVIDI: