Gino Bartali segnò la storia del ciclismo.
Nel film “ Gino Bartali l’intramontabile”, si racconta parte della sua vita. Tutto ebbe inizio nel 1934, quando Gino era seduto ad un bar e fù incantato da una ragazza che si chiamava Adriana. Quando arrivò suo fratello Giulio, gli propose di fare una gara in bicicletta. Dopo aver disputato la gara, arrivò il loro padre che li rimproverò perché non avevano un lavoro. Il babbo disse a Gino che si era fissato di diventare corridore e in seguito il babbo di Gino borbottò dicendo: – che mestiere è questo?
Gino risposte: – Mestiere sportivo babbo. Gino aggiunse pure: – Babbo dagliela anche a Giulio la possibilità, lui è più forte di me!
Il babbo acconsentì.
Arrivò il giorno della prima gara di Gino e lui vinse. Dopo la vittoria Gino offrì la colazione a tutti e si recò nel negozio di lana dove lavorava Adriana, e Gino la comprò. In seguito disputò un’altra gara però si ruppe il naso e andò in coma. Quando si riprese, incontrò Adriana con suo fratello, fecero una chiacchierata e il ragazzo lo invitò a casa e Gino fu felice. Dopo un mese dall’incontro disputò una competizione a Milano|Sanremo. Gino in quell’occasione fu intervistato dalla Gazzetta Dello Sport e con una serie di domande fu trattenuto a lungo e per questo perse la gara. Alla fine della gara l’ intervistatore gli disse: – Bartali non potevo fare vincere mica uno sconosciuto! Per scusarsi gli fece conoscere un allenatore della squadra della Legnano per farlo entrare in squadra. Entrato a far parte della squadra della Legnano, disputò il Giro d’Italia e vinse la gara e la maglia rosa.
La vita di Gino cambiò e sposò anche Adriana. Bartali rimane anche oggi un grande campione.
A cura di Davide

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