Libri e letteratura Storia

Dante Alighieri

22 Dic 2023

Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265. In età ancora infantile i genitori istituiscono per Dante un contratto di matrimonio con Gemma Donati.
Verso la fine degli anni Ottanta del XIII secolo Dante incontra Beatrice Portinari, giovane che morirà nel 1290. Risalgono a questo periodo le prime rime sparse, mai organizzate dal poeta. Le più innovative saranno, però, le cosiddette “rime petrose”, composte intorno al 1296. In questi anni Dante compie studi filosofici a Bologna, si attiva anche in politica.
Partecipa alla battaglia di Campaldino contro gli aretini (1289) ed in politica entra nella “Corporazione dei medici e degli speziali” (1295). Trai suoi maestri c’ e’ soprattutto Brunetto Latini, grammatico, filosofo sapiente. Inoltre, i giovani poeti con i quali il giovane Dante si accompagna, il più importante è senz’altro Guido Cavalcanti.
Tra il 1292 e 1293 Dante probabilmente raccoglie alcune sue rime in un prosimetri intitolato La Vita Nova. Entra a far parte della fazione dei guelfi Bianchi e nel 1300 figura tra i sei priori del Comune, partecipando in questa veste alla dolorosa decisione dell’esilio di Guido Cavalcanti. Nel 1301 viene mandato in ambasciata (forse a Roma) da papa Bonifacio VIII, ed è probabilmente per questo motivo che non si trova a Firenze quando la fazione, precedentemente perdente dei Neri prende il controllo della città, guidata dalle truppe di Re Carlo di Valois.
Nel 1302 Dante viene, perciò, condannato all’esilio e poi a morte, costretto a non rivedere mai più la sua città. Nei primi anni del nuovo secolo, il poeta comincia a comporre Il Convivio e il De Vulgari Eloquentia, opere che lascerà incompiute perché intorno al 1306 inizia l’edificio della sua Commedia, grande poema narrativo in volgare. Durante questo periodo, Dante viaggia in tante regioni.
L’arrivo in Italia di Enrico VII (1310) ispira forse a Dante il trattato politico Monarchia, la cui datazione è tuttavia incerta. Nel 1318 Dante lascia Verona per dirigersi a Ravenna, ultima sede del suo esilio, dove è ospite della corte di Guido Novello da Polenta. Qui scrive l’epistola in latino a Cangrande della Scala in cui spiegalastruttura della Divina Commedia nonché la ricchezza e la varietà di sensi in cui può essere intesa la lettera del poema stesso.
Il 14 Settembre 1321 di ritorno da un’ambasciata a Venezia, Dante muore e le sue spoglie vengono tumulate nella chiesa di S. Francesco a Ravenna e non torneranno mai a Firenze, anche quando, nei secoli, la sua città natale le reclamerà. Il 25 Marzo è ricordato con il DANTEDI’.

A cura di Elena


CONDIVIDI:

Articolo precedente

Articolo successivo