Ciao a tutti!
Oggi vi racconterò un’altra festa siciliana, o per essere più specifica caltabellottese.
Questa festività è tipica della Pasqua perché parla della resurrezione di Gesù e viene celebrata in memoria anche di San Michele.
Fu lui che informò la Madonna della rinascita del figlio e per la notizia annunciata è molto felice e perciò lo fanno saltare e ballare.
La cerimonia è molto bella e lunga e a vederla è una meraviglia.
Inizia il 14 e finisce il 20 di aprile, il giorno di Pasqua.
I primi giorni viene svolta la Via Crucis che consiste nello svolgere una processione alle 11 del mattino, in cui una persona si traveste da Gesù, mentre altri da soldati (ovviamente non tutti si travestono).
Durante il cammino, come narrato nella storia, Gesù cade tre volte mentre porta la croce.
Poi si arriva nella parte più alta del paese in cui Cristo viene appeso alla croce ma, in questo momento, è una statua ad essere appesa.
Giorni dopo si ritorna lì e si prega insieme al prete e successivamente si fa scendere Gesù e si appoggia nella bara che viene riportata in chiesa con una seconda processione.
Durante questa festa, oltre che pensare al resuscitato, si pensa anche a San Michele che viene festeggiato anche lui in una processione.
“Ma quanto si cammina?” vi starete chiedendo. Tanto, ma ne vale la pena perché è uno spettacolo.
Il giorno di Pasqua alle 19, San Michele arriva in piazza e lo fanno saltare, ballare e durante tutto ciò, vengono sparati i botti, i fumogeni rossi e blu, i colori della Madonna e del figlio, ma anche i coriandoli colorati.
La cosa che preferisco è la banda che suona una musichetta allegra mentre i musicisti corrono con San Michele, che non è leggero.
La sera alla Madrice si svolge l’incontro tra madre e figlio e le tre chiamate da parte di San Michele.
Se volete alle 5 del mattino del giorno della cerimonia, tutti i caltabellottesi, o chi vuole, si ritrovano davanti alla banca per partire tutti insieme per l’uscita del santo. È bello perché sono tutti felici e uniti.
Oltre che a San Michele ci sono anche dei piccoli “San Michelini” per farli portare ai bambini.
San Michele è molto bello e dettagliato: indossa un’armatura dorata e un elmetto. È moro e ha dei lineamenti molto belli.
Vi consiglio di partecipare a questa festa, perché rimarrete stupefatti dalla bellezza delle tradizioni siciliane.
A cura di Camilla

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