Educazione Civica Storia

SAMI MODIANO

23 Dic 2024

Samuel Modiano nasce il 18 luglio 1930 a Rodi, un’isola greca al tempo italiana.
Nel 1938 con le leggi razziali, Sami, che ha otto anni, viene espulso dalla scuola e comincia a frequentarne una solo per gli Ebrei.
Dopo l’inizio delle leggi razziali, tutto si complica per Sami: la tranquillità di Rodi scompare l’8 settembre 1943 con l’armistizio dell’Italia con gli alleati.
Il 18 luglio 1944, i Tedeschi invadono Rodi e imprigionano uomini, donne e bambini, per portarli a Birkenau, un campo di concentramento dove arrivano il 16 agosto 1944, dopo un lungo viaggio, durante il quale vengono trattati come bestie, viaggiando nei vagoni di un treno buio.
A Samuel viene dato il numero B7456; invece, a suo padre, il numero B7455.
Pochi giorni dopo, Sami perde la sua famiglia che non riesce a sopravvivere in quelle condizioni.
Intanto, conosce meglio Piero Terracina, un altro Ebreo deportato che sarà molto importante nella sua vita per il legame profondo con lui instaurato.
Nel 1945, i Tedeschi, che hanno saputo che i Sovietici stanno arrivando a liberare gli Ebrei, decidono di trasferire i sopravvissuti ad Auschwitz, un campo di concentramento nei dintorni.
Durante il viaggio, Samuel, convinto di non farcela si getta a terra. Viene soccorso da due uomini anch’essi deportati, che lo appoggiano su dei cadaveri per mimetizzarlo.
Quando si sveglia, salvato dalla morte, si trascina verso una casa, dove trova Primo Levi e Piero Terracina. Il giorno seguente, 27 gennaio 1945, i Sovietici liberano i deportati.
Sono solo 25 gli ebrei di età inferiore ai 14 anni sopravvissuti e Sami Modiano è fra quelli (prima erano 776).

Finita la guerra, Sami arriva in Italia, ma si sente in colpa perché lui è sopravvissuto e altre persone no; quindi, per lui non è facile tornare alla vita di prima.
Dopo essersi sposato e aver lavorato come commerciante nel Congo belga, Sami torna in Italia e, nel 2005, Piero Terracina lo convince ad andare a fare il viaggio della memoria, un viaggio organizzato per gli studenti del liceo nei vari campi di concentramento, accettando il consiglio del sindaco di Roma, Walter Veltroni.
Il 6 dicembre 2023, quando Sami ha 93 anni, Eugenio Guglielmelli gli consegna la laurea Honoris in Medicina e Chirurgia.
Durante l’inverno, Sami vive a Roma e racconta ai ragazzi l’orrore dei campi di concentramento, riportato anche nel libro della memoria da lui stesso scritto, “Per questo ho vissuto”, pubblicato nel 2013 .
Samuel trascorre l’estate a Rodi, dedicandosi a varie attività.


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