Educazione Civica I nostri pensieri

LETTERA A LILIANA SEGRE

26 Mar 2025

Cara Liliana Segre,

in questa lettera mi permetterò di darle del tu perché noi ci siamo talmente immersi nell’ esperienza che ha vissuto che ci sentiamo suoi amici.

È un vero onore per me scriverti e lo potrò fare grazie alla nostra amica in comune Federica Pannocchia, presidente dell’associazione “Un ponte per Anne Frank”.

La tua storia è meravigliosa e molto commovente, ciò che hai passato è davvero indescrivibile.
Sei una persona molto forte e il tuo libro “Fino a quando la mia stella brillerà”, che abbiamo letto in classe, ci ha fatto pensare e ragionare su cosa va fatto e cosa invece non va fatto quando nella vita siamo di fronte a delle scelte.

Noi vogliamo sapere ciò che è successo in passato per far sì che non riaccada mai più.

Non possiamo sapere cosa hai provato quando sei stata allontanata da tuo padre e cosa hai provato passando quell’inferno, ma ci hanno colpito molto il tuo coraggio e la tua forza d’animo.

Ritornando al libro che hai scritto insieme a Daniela Palumbo, ti vorrei citare la frase che ci è piaciuta di più, anche se le abbiamo adorate tutte.
È stato l’amore di mio padre a salvarmi da Auschwitz.

Io come te non avrei mai perdonato gente così crudele, i nazisti, intendo.
Nel campo di sterminio hai conosciuto parecchia gente che ti ha aiutata.
È stata una fortuna aver ritrovato alcuni dei tuoi parenti, dopo la liberazione, anche se tu avresti voluto che anche tuo padre si fosse salvato.

A scuola abbiamo approfondito molto questo argomento.
Ma come si fa a maltrattare un essere umano senza provare vergogna?
Noi in classe ci siamo chiesti cosa hai provato e cosa provi, a distanza di anni.
Abbiamo cercato di metterci nei tuoi panni.

Ora ti vorrei dire una cosa interessante, o almeno credo che lo sia, sulla nostra classe.
Stiamo preparando una mostra intitolata: “Io sono Anne Frank”, in cui noi studenti di quinta faremo da guida ai visitatori per far conoscere la storia di Anna, che aveva la tua stessa età.
Noi abbiamo aderito a questo progetto perché vogliamo essere testimoni di questa tragedia storica e vogliamo raccontare ciò che è accaduto.

Per diffondere questo messaggio in classe abbiamo creato anche un podcast nel quale puntata dopo puntata leggeremo alcune parti significative del diario di Anne per far conoscere la sua storia e le sue emozioni.

È un peccato che Anna sia morta poco tempo prima la liberazione perché avrebbe potuto raccontare ciò che ha subito come hai fatto tu e gli altri sopravvissuti.
Spero di non averti annoiata con le mie parole e di non essere stata troppo invadente scrivendoti.
Aspettiamo la tua risposta se potrai.

Cari saluti da
Camilla e la classe 5^B della scuola G. Rodari di Firenze


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