Cari lettori e care lettrici, in questo articolo parleremo di un argomento per noi molto serio, di cui a scuola abbiamo discusso spesso, fin dallo scorso anno con il progetto “Bulli Citrulli”.
Ad Attività Alternativa abbiamo letto diverse storie su questa tematica, ad esempio quella di due bambini, Mario e Sara, che si trasferiscono in una nuova città e frequentano una nuova scuola: qui diventano vittime di ingiusti comportamenti da parte dei nuovi compagni solo perché Mario è paffuto e per questo viene preso di mira e accusato di essere ” un ladro di merende” e gli vengono fatti brutti scherzi (gli viene tolta la sedia per farlo cadere, gli riempiono il banco di cartacce delle merende.).
Ci è rimasta in mente la crudele frase detta a voce alta:” Attenti alle merende, che questo qui ce le frega tutte!”.
In classe nostra episodi di questo tipo non avvengono, anche se ci sono a volte litigi e contrasti tra noi, che cerchiamo di risolvere con le parole e con l’ aiuto degli adulti.
Secondo noi chi si fa forte con la prepotenza non è veramente forte; discutendo abbiamo capito che:
- Non dobbiamo essere spettatori
- E’ nostro compito aiutare chi è preso di mira
- Intervenire è un nostro dovere
4.Se vediamo un atto di bullismo, denunciarlo non significa fare la spia!
Ecco il nostro cartellone.
A cura di Matteo, Suada, Safaa, Mia, Elmedin e Saad
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