Ieri è stato un grande giorno: abbiamo imparato a modellare i vasi d’argilla come facevano gli uomini del Neolitico.
Siamo scesi nel laboratorio “Aula Mirò” dove ci ha accolti Sara, una signora del museo della Preistoria di Firenze.
Sara ci ha spiegato che gli uomini conoscevano l’argilla già nel Paleolitico, ma solo nel Neolitico hanno imparato a modellarla per costruire vasi e recipienti per conservare cibo e bevande; inoltre con la cottura, l’argilla diventava terracotta e dunque molto resistente.
Finalmente abbiano iniziato a modellare: Sara ha ricavato con uno spago, da un grosso blocco di argilla, tanti piccoli pezzetti e ce li ha distribuiti; grazie alla “tecnica del colombino” abbiamo formato tanti serpentelli. Il primo lo abbiamo arrotolato su se stesso come una chiocciolina ed è servito da base del nostro vaso, gli altri sono stati sistemati uno sopra l’altro chiudendoli per formare un cerchio. Infine abbiamo lisciato con i polpastrelli la nostra creazione, per nascondere le linee delle attaccature, per rendere il vaso più compatto ed evitare crepature nella cottura.
Per ultima cosa, abbiamo decorato il vaso incidendovi sopra alcune forme geometriche con uno stecchino, prendendo ispirazione da delle immagini date da Sara di vasi del Neolitico.
E’ stato molto bello e divertente modellare l’argilla morbida, fresca e liscia; abbiamo imparato una tecnica nuova per costruire vasi e, con un blocco di argilla che abbiamo nell’armadio, speriamo di ripetere l’esperienza con le nostre maestre.
A partire da un pezzetto di argilla formiamo un serpentello
E poi ne formiamo altri
Arrotoliamo il serpentello su se stesso
Lisciamo dall’alto al centro per eliminare i segni delle linee
Mettiamo i serpentelli uno sopra l’altro e lisciamo
Ecco il vaso terminato
Decoriamo
I vasi sono messi ad asciugare
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