Fare l’astronauta è un mestiere che può diventare pericoloso:le navicelle spaziali sono macchine complesse, a causa del loro malfunzionamento gli equipaggi nel corso degli anni hanno rischiato la vita. Abbiamo deciso di raccontarvi i principali incidenti spaziali dividendoli per anni.
ANNI ‘60
La prima fatalità legata all’esplorazione spaziale risale al 1961 quando perse la vita un astronauta sovietico; nel 1964 è la volta del primo astronauta americano, morto durante un addestramento. Tre anni dopo negli Stati Uniti c’è stato un incidente grave: una navicella, ribattezzata Apollo 1, esplose durante un test, morirono i tre membri. Negli anni successivi gli incidenti furono numerosi.
ANNI ‘70
Negli anni 70 le missioni spaziali continuarono a provocare vittime. Nel 1971 ebbe luogo l’unico incidente sopra la linea di Karman, linea che per convenzione segna il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio. I tre membri della navicella sovietica Sojuz 11, rimasero per tre settimane sulla stazione di Saljut, il 29 giugno erano pronti per rientrare, però, purtroppo, all’improvviso persero l’ossigeno. La Sojuz rientrò sulla terra, atterrando in Kazakistan, però i tre astronauti erano morti per asfissia.
CURIOSITÀ: nel 1971 gli astronauti della missione Apollo 15, raggiunsero la Luna e lasciarono una statuetta, Fallen Astronaut (astronauta caduto), per ricordare i quattordici colleghi morti negli anni precedenti, si tratta dell’unico manufatto artistico che l’uomo ha lasciato sul suolo extraterrestre.
ANNI ‘80 FINO AL 2003
In questo arco di tempo gli incidenti più gravi hanno coinvolto gli astronauti statunitensi con due episodi che riguardano gli Space Shuttle.
Il primo incidente fu dello Space Challenger, il 28 gennaio del 1986 esplose in volo, tutti e sette i membri dell’equipaggio morirono.
L’ altro grave incidente avvenne nel 2003; lo shuttle Columbia si disintegrò in volo a 65 km di altezza, mentre rientrava da una missione che durava da due settimane. Anche in questo caso, per i sette membri non ci fu scampo.
A cura di Emma e Alexis

CONDIVIDI: