Molti credono che il Karate sia solo combattimento, con questo articolo capirete che non è così.
Nella nostra classe ci sono 2 bambini che praticano il karate e un altro bambino e una bambina che lo praticavano.
Il Karate è un’arte marziale giapponese (la parola Karate significa “via della mano vuota”) e prevede soprattutto il combattimento a mani nude, senza bisogno di armi. In passato era praticato solo da uomini, ora lo praticano tutti.
Nel karate è importante il rispetto reciproco, ad esempio come simbolo di rispetto si salutano i maestri (sensei) prima di salire sul tatami (tappeto), così come prima di affrontare un avversario lo si saluta.
Il karate però non è solo combattimento (kumite), ma anche kata, ovvero una serie di mosse da eseguire coordinatamente contro un avversario immaginario (assomiglia ad una particolare danza al ritmo dei respiri e dell’energia interna). Esistono molti tipi di kata, ma noi bambini pratichiamo solo i primi cinque: Pinan Shodan, Pinan Nidan, Pinan Sandan, Pinan Yondan, Pinan Godan. Imparare kata sempre più complessi ci permette di superare gli esami ed ottenere nuove cinture di livello più alto.
Francesco R. e Francesco D. sono felici di praticare questo sport, anche grazie ai loro bravissimi maestri, nonostante siano ancora cintura arancione e gialla…ma in fondo anche i karateki campioni olimpici Viviana Bottaro e Luigi Busà sono stati cintura bianca!
Davide, Francesco D., Sveva, Francesco R., Teresa
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