Racconti fantasy

Il bosco di Elfolandia

5 Giu 2025

Mi chiamo Selvaggia e sono una ragazzina di undici anni. Ho i capelli biondi e gli occhi azzurri. Vivo in una piccola cittadina insieme ai miei genitori. Dicono di me che sono molto simpatica, curiosa e altruista.
Attraverso un passaggio segreto, che ho scoperto dietro l’armadio della camera dei miei genitori, visito spesso il misterioso mondo di Elfolandia.
Si tratta di un bosco incantato immenso, ricco di elfi e gnomi che abitano in casette sugli alberi molto accoglienti, luminose e colorate. Il cielo ad Elfolandia è sempre sereno, ma un giorno si oscurò e si alzò un fortissimo vento. Ciò non prometteva niente di buono. Poco dopo, infatti, arrivò un grandissimo drago verde con gli occhi rossi come il fuoco, lunghi artigli come i rapaci dalla cui bocca uscivano lingue di fuoco, capaci di incenerire qualsiasi cosa trovasse davanti a sé. Si vedeva che aveva cattive intenzioni, infatti con i suoi artigli rapì la Regina Elfolinda II portandola nella torre in cima alla montagna del bosco incantato. E in quel momento capii che aveva inizio la mia missione! Dovevo sventare i piani malvagi del drago per salvare il mondo di Elfolandia.
Quando vado a Elfolandia divento una maga capace di fare tutte le magie possibili immaginabili. Mi venne infatti affidato il compito di riportare la Regina Elfolinda II in salvo, perciò, quella sera mi misi in viaggio verso la torre.
Appena arrivai ai cancelli arrugginiti della torre mi intrufolai dentro, ero super silenziosa. La torre era abbandonata da tantissimo tempo. C’erano solo dei candelabri ad illuminare l’interno.
A un certo punto sentii dei passi molto pesanti, mi girai e trovai il drago dietro di me, cominciò a sputare fiamme verso di me così io feci una magia e apparve uno scudo magico che mi protesse. Il drago vedendo che lo scudo non si inceneriva si arrese e si mise a piangere, liberò la Regina e mi raccontò perché l’aveva rapita. Il motivo era che era geloso di lei perché era apprezzata da tutti e lui invece, proprio il contrario, era odiato da tutti. Allora io gli dissi che, se avesse fatto il bravo avrei convinto tutti gli elfi e gli gnomi ad accettarlo nella comunità.
Alla fine, il drago chiede scusa alla Regina Elfolinda II ed al popolo e portò tutti ad esplorare posti che non avevano mai visto.
Matilde Cirilli


CONDIVIDI:

Articolo precedente

Articolo successivo