Un sabato sono andato in montagna con la mia famiglia e gli amici a sentire il bramito del cervo. Arrivati sul posto, i genitori si sono messi a chiacchierare e noi siamo andati in una radura un po’ lontana e ci siamo costruiti una base con bastoni. Dopo un po’ abbiamo sentito i nostri genitori chiamarci e siamo tornati da loro. Arrivati dai genitori, una guida ci ha fatto vedere un palco di cervo enorme e ci ha anche spiegato cose sui cervi e poi finalmente siamo partiti e sulla valle più bassa c’erano due cervi: uno maschio e l’altra femmina.
Abbiamo cominciato a camminare sull’asfalto e dopo un po’ è cominciato il sentiero.
All’inizio del sentiero c’era un albero caduto enorme e la guida ci ha spiegato che prima era altissimo, ma che qualche settimana prima c’era stata una tempesta.
Due metri più in là abbiamo sentito il primo bramito e il secondo e il terzo e così via fino all’ottavo!
Abbiamo continuato a camminare in salita e siamo arrivati in un punto alto dove si vedeva la città lontana. Lì ne abbiamo sentiti ancora di più e ancora più forti! Il babbo mi ha chiamato e mi ha dato il cannocchiale a infrarossi. Abbiamo provato a guardare lontano, ma non si vedeva niente perché dopo il babbo ci ha detto che si vede solo da vicino e non da lontano. Poi siamo tornati al rifugio e abbiamo mangiato del cibo buonissimo, ma prima di mangiare abbiamo preso una cartina del posto e siamo andati a fare di nuovo la base.
Alla base si sentiva il bramito fortissimo e sono andato a chiamare un genitore perché glielo volevo far sentire. Dopo aver fatto la base siamo tornati a casa.
Filippo
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