Un laboratorio per studiare gli angoli
Quest’anno a Geometria abbiamo scoperto un nuovo argomento, gli angoli, usando corde e ventagli!
Ma andiamo per ordine: un pomeriggio siamo andati nel giardino della nostra scuola e la maestra ha detto a Francesco R. che avrebbe fatto il punto, gli ha consegnato i capi di due corde, che doveva tenere uniti, ogni corda rappresentava una semiretta (anche se le semirette non hanno mai fine, mentre le corde sì) e per farle stare dritte, la maestra ha anche chiamato Chiara e Matilde per tenere gli altri estremi delle corde. A quel punto in giardino si sono formate due zone delimitate dalle corde e la maestra ci ha chiesto di metterci sparpagliati tutti in una zona, ecco che poi ci ha detto che in pratica ci trovavamo in uno dei due angoli formati dalle due semirette uscenti da uno stesso punto.
Poi abbiamo fatto varie prove, facendo spostare Chiara e Matilde, cioè le semirette, e abbiamo conosciuto l’angolo piatto, l’angolo nullo, l’angolo giro. Il nostro preferito è stato l’angolo giro perché potevamo andare ovunque.
Un altro giorno invece, la maestra ci ha detto che avremmo costruito dei ventagli, qualcuno di noi ha obiettato che non faceva tanto caldo da aver bisogno di un ventaglio, ma anche stavolta c’erano gli angoli di mezzo. Infatti il ventaglio, fatto di carta e tenuto da due abbassalingua di legno, è diventato un simulatore di angoli, non solo di quelli visti in giardino, ma anche dell’angolo retto, dell’angolo acuto e dell’angolo ottuso. Poi su un cartellone abbiamo riportato tutte le varie posizioni del ventaglio per ricordarle meglio.
Ci è piaciuto studiare gli angoli così!
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