VIAGGIO INTERPLANETARIO
Io e la mia amica Violuia stavamo scalando il Monte Bianco, non chiedeteci il perché, quando fummo sotterrate da una valanga. Rimanemmo bloccate per 74 anni.
Il giorno in cui il ghiaccio si sciolse sembrava una piena giornata d’estate, ma in verità era il giorno di Natale dell’anno 2099. Io e Violuia, che eravamo rimaste giovani e congelate, fummo portate via dalla corrente fino alla nostra città natale, Firenze.
La città era cambiata:
c’erano poche persone, tutte con le maschere per l’ossigeno. C’era poca acqua, cibo, spazio;in tutti quegli anni il mondo era cambiato! Si stavano estinguendo animali, api, e anche gli esseri umani! A un certo punto sentimmo una voce profonda:
“Violuia , Giola, vi devo dare una cosa. Un’astronave per scappare da questo pianeta!”
Quello era il padre di Violuia e accanto a lui c’era mio padre. Ci consegnarono l’astronave e partimmo per un nuovo pianeta. Arrivammo. “Wow, che bel pianeta!” urlò Violuia. Era un pianeta viola con le piante blu, il pianeta si chiamava “TEKNIBAN”. Ad un certo punto vidi due alieni erano bassi e assomigliavano a dei robot di peluche ed erano gialli, verdi ….
insomma, molto colorati!
Mi diedero informazioni riguardo il pianeta e dissero anche dove poter trovare un villaggio. Dopo aver ascoltato le informazioni io chiesi: “ Ma noi come facciamo ad arrivare a quel villaggio, se ci vogliono tre settimane?” Il primo alieno, Pub, rispose prontamente: “ Con questi!” indicò due paia di pattini. “Ma come cavolo facciamo ad arrivare in poco tempo con questi aggeggi?” urlò Violuia esasperata. “ Non sono aggeggi, ma sono pactini ” rispose calmo l’altro alieno, Kid. “ Hanno sotto dei sensori che li fanno volare a velocità super soniche.” Finì Pub. A quel punto io e la mia amica li calzammo, li accendemmo e arrivammo al villaggio di ENERGIONE in meno di venti secondi.
In quel villaggio ritrovammo Kid e Pub e diventammo amici. A noi, però, sembrava una città di alto livello e super tecnologica. C’erano anche ristoranti dove si mangiava dei TEKNOLI, gli alieni,cioè delle bolle di sapone ripiene di energia.
Violuia e io comprammo una casa sul fiume Elettrino; era meravigliosa!
Per Violuia c’era una stanza con una libreria con tutti i libri della sua saga preferita. C’era un fantastico giardino con delle fontane di cioccolato.
Infine per me un tavolo da ping pong con un set di racchette straordinario.
ERA DA SOGNO!
Viola Burzio e Giulia Naldini
CONDIVIDI: