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La vacanza sulla neve di Leo e Duccio

5 Feb 2025

Una settimana bianca di cadute e divertimento.

Siamo andati a sciare dal 25 al 31 di Gennaio a San Vigilio di Marebbe. Avevamo prenotato ad un albergo
di 4 stelle che a noi sembravano 2. Bisognava infatti iniziare a mangiare alle sei e mezzo
di sera perché alle sette e mezzo non servivano più la cena; il cibo non era tanto buono a parte
alcune cose per esempio la cotoletta, tra l’altro il Trentino è la terra dei Canederli anche se loro non
ce l’hanno mai serviti. La colazione era più buona della cena, ma molte cose come le uova finivano
presto perché un tedesco (c’erano solo tedeschi oltre a noi) alto e robusto prendeva tutte quelle che
c’erano. Le camere però erano molto belle. Noi avevamo le due camere accanto e l’hotel era situato
vicinissimo alle piste. Avevamo già prenotato tre lezioni (domenica, lunedì e martedì), anche se dopo
ne abbiamo prenotate altre due (giovedì, venerdì). Sabato, ci siamo rilassati e non abbiamo sciato.
Domenica era il primo giorno e visto che avevamo la lezione dalle otto e mezzo alle dieci ci siamo
svegliati presto. La nostra maestra si chiamava Corinne. Era molto brava e ci ha insegnato tante cose,
per esempio mettere il peso sul piede a valle. Abbiamo sciato per Plan de Corones “Kronplatz”
facendo molte piste. Quando è finita la lezione i “Daddys” ci sono venuti a prendere in fondo alla
Miara (la pista finale del comprensorio che porta direttamente al paese). Dopo abbiamo sciato con i
“Daddys” e ci siamo fermati ad un rifugio. In quella stessa giornata Sinner ha vinto la finale degli
Australian Open contro il tedesco Zverev. Questa modalità (lezione, sciata con i “Daddys” e pranzo al
rifugio) l’abbiamo usata tutti i giorni tranne mercoledì il giorno in cui si doveva andare a fare il giro
dei Quattro Passi, peccato che Leonardo abbia avuto uno strappo muscolare al collo e Duccio è
andato da solo con uno dei “Daddys”, sciando in Val Badia da La Villa, Piz la Ila, Corvara, Colfosco e
Selva di Val Gardena fino al ritorno. Fortunatamente Leo il giorno dopo riusciva a sciare e siamo
tornati in Alta Badia. Ecco alcune delle cadute e salti più epici: con la maestra stavamo facendo un
fuoripista sulla Piz de Plaies con un saltino in fondo. Duccio ha saltato con le gambe aperte ed è
atterrato seduto sugli sci, il bello è che si è rialzato in piedi e si è trovato con una bacchetta che
penzolava dal suo filo. Eravamo sulla Sorega e all’ultimo muro Leonardo ha preso una lastra di
ghiaccio ed è partito a tutta velocità contro la rete. Per fortuna ha fatto una mega derapata che l’ha
fermato per poi farlo ripartire ad ovetto. Facendo un altro fuoripista con le gobbe, Duccio è caduto
ignaro delle gobbe e si è ribaltato battendo una facciata sulla neve che gli ha fatto dei graffi. Stavamo
sciando sulla Col Toron quando Leo è caduto: si è subito rialzato ma nel rialzarsi è ricaduto. Questa
caduta invece ha fatto riportare a Duccio un livido sul ginocchio, sentendo dolore per tutta l’ultima
giornata: la maestra ci aveva fatto fare un esercizio che consisteva nel tenerci per mano con gli sci
attaccati e curvando insieme. Ad un certo punto uno di noi due ha messo il suo sci sopra quello del
compagno e abbiamo sbattuto i caschi ribaltandoci. Sembravamo quelli del film “Scemo e Più
Scemo”. Siamo finiti in terra e Leo senza accorgersene è cascato sul ginocchio di Duccio facendogli
molto male. Secondo noi il fuoripista più bello era un toboga che ti faceva fare due belle curve.
C’erano molti snowpark divertenti. In questa vacanza ci siamo divertiti moltissimo e abbiamo fatto
più di 35 piste di cui sette nere, dodici rosse, quindici azzurre e molte altre!

Duccio e Leonardo Christopher

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