Napule tre cose tene belle: o’ mare, ‘o Vesuvio e ‘e sfogliatelle
La sfogliatella è un dolce tipico della Campania e in particolare di Napoli.
La storia
La sfogliatella è stata ideata da una monaca del monastero di Santa Rosa da Lima a Conca dei Marini, in
provincia di Salerno, nel Seicento. La suora addetta alla cucina trovò un po’ di semola cotta nel latte
avanzata. Visto che non voleva buttarla, ci mise dentro un po’ di frutta secca, un po’ di zucchero e un
po’ di liquore al limone. Lei pensò che potesse essere un ripieno, ma non aveva nulla da mettere sopra e sotto. Allora preparò due sfoglie aggiungendo strutto e vino bianco. Poi diede loro la forma di un cappuccio da monaco, ci mise il ripieno e infine infornò il tutto. Poi farcì con le amarene. Venne fuori un dolce buonissimo, e le suore cominciarono a venderlo a tutti i contadini della zona attraverso la ruota, cioè un marchingegno girevole per non far contattare con le suore di clausura.
Nel 1818 l’oste napoletano Pasquale Pintauro venne a conoscenza della ricetta, le fece delle modifiche togliendo la crema al limone e le amarene, e provò a venderla. Ebbe così tanto successo che decise di chiudere il ristorante facendone una pasticceria… che esiste ancora!
ricetta: sFoGLiateLLa riccia NaPoLetaNa
Ingredienti per 6 sfogliatelle:
PER L’IMPASTO: PER IL RIPIENO:
250 grammi di farina 00 – 200 grammi di latte
70 grammi di strutto – 100 grammi di semolino
100 grammi di acqua – 200 grammi di ricotta
mezzo cucchiaio di miele – 125 grammi di zucchero
un pizzico di sale – q.b. di arancia candita
1 tuorlo
La preparazione:
In una ciotola versate la farina, il sale, il miele e l’acqua e lavorate fino ad ottenere un impasto granuloso. Formate una palla, poi ungetela con lo strutto, avvolgetela in un panno e lasciatela riposare per 30 minuti.
Poi lavoratela di nuovo, rifate una palla unta con lo strutto e poi avvolgetela nella pellicola trasparente e mettetela a riposare in frigo per 2 ore.
Poi lasciatela ad ammorbidire per circa 20-30 minuti, e dopo poi stendetela con il matterello fino a farla diventare una sfoglia sottilissima e molto lunga.
Arrotolatela sul matterello, ungendola con lo strutto ad ogni giro, e poi lasciatela riposare in frigorifero per tutta la notte.
Intanto preparate il ripieno: scaldate il latte in una pentola, aggiungete il semolino, cuocete per qualche minuto mescolando continuamente e poi lasciatelo raffreddare.
In una ciotola a parte lavorate la ricotta con l’arancia candita, lo zucchero e il tuorlo, e poi mescolatela al semolino. Poi coprite con la pellicola trasparente e mettete in frigorifero a riposare.
Intanto riprendete il rotolo, srotolatelo delicatamente dal mattarello, riarrotolatelo senza mattarello e tagliate delle fette dello spessore di 1 cm, in cui con le mani formate uno spazio al centro in modo da contenere il ripieno. Riempitele e richiudete bene i lembi.
Mettetele su una teglia foderata con della carta forno, e cuocetele in forno statico a 180° per circa 20 minuti.
Sfornate e spolverizzatele con lo zucchero a velo prima di gustarle.
Le varianti:
Potete aggiungere al ripieno di ricotta anche la crema pasticciera.
Potete aromatizzare la ricotta anche con cedro candito oppure con scorza di arancia.
La variante più famosa è la sfogliatella frolla, in cui invece della sfoglia si usa la pastafrolla.
Ma a Napoli potete trovare varie pasticcerie in cui hanno molti tipi di sfogliatelle ricce con ripieni diversi. Alcuni le fanno anche salate.
Yakamoz
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