Il panda è l’icona inconfondibile del WWF, l’animale simbolo della protezione delle specie.
Il panda gigante o il panda maggiore è un mammifero appartenente alla famiglia degli orsi, originario della Cina centrale, vive nelle regioni montuose del Sichuan.
E’ divenuto, verso la seconda metà del XX secolo, un emblema nazionale cinese, dal 1982 raffigurato sulle monete auree cinesi, oltre che simbolo del WWF.
L’aspetto buono del panda non deve trarre in inganno perchè resta comunque un grosso orso che può superare i 150kg dotato di grande forza fisica.
Non sono particolarmente agili e scattanti ma sono massicci e soprattutto hanno una robustezza mascellare data dall’abitudine di masticare bambù che è durissimo e che rende il loro morso più potente di quello di un lupo.
Nonostante il panda sia un carnivoro, la sua dieta è principalmente quella di un erbivoro.
Si nutre quasi esclusivamente di bambù, che può mangiare fino a 40kg al giorno.
Il bambù è una pianta che muore dopo la fioritura: nel suo habitat ne esistono numerose specie e ciò impedisce che esse fioriscano e muoiano contemporaneamente; invece, nelle zone contaminate dall’intervento umano (deforestazione) rimangono spesso pochi tipi di bambù a volte addirittura uno solo costringendo i panda a spostarsi in luoghi per loro pericolosi in cerca di cibo.
Questo ha reso il panda una specie a rischio estinzione.
In Cina si trova il centro di ricerca nella valle di Wolong, una riserva dove vivono 33 esemplari, un centro di riproduzione in cattività che permette la riproduzione controllata di questa specie e che ha come obiettivo l’allevamento dei cuccioli fino all’età adulta per renderli autonomi.
Tra i progetti di questi ricercatori ci sono anche: la creazione di corridoi di foresta che collegano le varie riserve e permettono quindi lo spostamento del panda in un habitat più vasto; un piano per la reintroduzione di numerose specie di bambù per garantire cibo in ogni periodo dell’anno.
A cura di Lorenzo
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