Il 12 luglio 1997, a Mingora, in Pakistan nasceva Malala, una bambina come tante altre che amava andare a scuola.
Anni dopo, circa alla fine del 2007, i talebani iniziarono una guerriglia armata, invadendo anche la valle dello Swat dove abitava la famiglia Yousafzai, e, come se non bastasse, tolsero quasi ogni diritto alle donne.
Il 1° settembre 2008, Malala venne portata dal padre da un’associazione di giornalisti per tenere un discorso sulla chiusura delle scuole. Per questo la BBC, cioè un ente radiofonico e televisivo inglese, le fece documentare, in incognito, parte di ciò che stava accadendo ultimamente in Pakistan; perciò nel mese di dicembre del 2008 Malala ricevette dal governo pakistano il Premio Nazionale per la Pace.
Il 9 ottobre 2012, mentre si trovava su uno scuolabus, con delle sue amiche, in ritorno da scuola, un gruppo di terroristi le sparò almeno sei colpi, due dei quali arrivarono a colpire due compagne sedute vicino alla ragazza, la quale fu ferita nella parte sinistra del cranio.
Dopo mesi di ricovero, in cui decine e decine di bambini e bambine le scrissero lettere e fecero disegni, Malala venne dimessa più forte di prima.
ALTRE DATE DAVVERO IMPORTANTI
Nel dicembre 2012 prese il via la fondazione Malala per i diritti di istruzione delle ragazze in tutto il mondo; nel 2013 Malala venne invitata dall’ONU a tenere un discorso a New York, dove ribadì il proprio impegno nella lotta per il diritto allo studio.
“Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo…
Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne, sono le nostre armi più potenti!”
Nel 2014, fu la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace.
A cura di Emma
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