Ciao, sono Mario e sono diventato un fantasma grazie al mio socio Maurizio. Vi racconto com’è andata la faccenda, prima, però, voglio presentarmi.
Sono Mario e, quando avevo 27 anni, di mestiere facevo l’assassino. Sono nato in Germania da una famiglia formata da cinque membri. Come ho già detto, facevo l’ assassino con il mio socio Maurizio. Proprio lui mi ha ridotto così, un fantasma!
Tutto è cominciato così, io e Maurizio eravamo due assassini e a tutte quelle persone che prendevamo rompevamo la testa, era un nostro tratto distintivo…
Un giorno, però, io e Maurizio abbiamo ucciso la persona sbagliata. Dovevamo uccidere un miliardario per poi prendergli l’eredità, ma, purtroppo, abbiamo ucciso un uomo di nome Michael… E indovinate che lavoro faceva? Il poliziotto.
La cosa aveva un po’ turbato e stressato Maurizio, ma di più aveva stressato me.
La polizia, che aveva un sospetto su di me, mi venne a prendere a casa.
Il giorno seguente, infatti, mi ritrovai insieme a un altro gruppo di assassini e ho scoperto che eravamo in attesa di un vero e proprio interrogatorio. Il primo criminale è uscito dall’interrogatorio con la tremarella, il secondo uguale e, quando è arrivato il turno di Maurizio, sapevo che dopo sarebbe stato il mio. Quando toccò a me mi fecero molte domande. Mi hanno chiesto dove ero quella notte, che cosa stavo facendo e a che ora ero stato nel posto dove era stato ritrovato il cadavere. Con il cuore in gola risposi a tutte le domande. Quando uscii dall’ufficio di polizia, tutti erano spariti… ed è stato allora che sono sprofondato in un buco che, accidentalmente, era stato lasciato incustodito da alcuni operai che stavano facendo dei lavori proprio nella strada di fronte al commissariato.
Cominciai a cercare qualcosa che mi permettesse di vedere.
A un certo punto sentii un cigolio di qualcosa, era una botola che portava alle fogne, lì dentro trovai un fuoco acceso. Esclamai “finalmente un po’ di luce!”
Lì intravidi un’altra cosa, era Maurizio che disse con voce malvagia: “Un’altra vittima, bene!”
Corsi, corsi, corsi, poi vidi i corpi delle mie più amate persone. Maurizio disse: -Seguili all’inferno, muaaaaaaaah!-
E fu così che morì.
Maurizio: -Vi avviso… appena uscirò da qui ucciderò ognuno di voi bambini, muaaaaaaaaaaaaaaaah! –
A cura di Lorenzo M.
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