Un anno fa ho giocato l’ultima partita di calcio del campionato, eravamo tutti in ansia e con la paura di
perdere, anche perché per il nostro Mister rappresentava l’ultima partita con la nostra squadra (l’Albereta).
Durante l’allenamento pre-partita, tutti eravamo molto concentrati tranne un bambino, quindi il Mister gli
disse: “Ti devi concentraresulla partita, se non ci metti la voglia, potevi rimanere a casa!”
Da quel momento iniziò ad impegnarsi davvero durante il riscaldamento.
Io e il mio compagno di squadra Francesco facemmo una scommessa: chi avrebbe fatto più goal avrebbe
vinto una goleador (le caramelle gommose).
All’inizio della partita non toccai un pallone, poi, ad un certo punto, riuscii a segnare, ed il primo tempo si
concluse 1-0 per noi. Quindi per la scommessa fatta, ero io in vantaggio….
Nel secondo tempo feci un altro goal, ancora con assist del compagno del primo tempo e così facemmo 2-0,
continuando quindi ad essere io in vantaggio sulla scommessa.
Arrivati al terzo tempo, non pensavo nemmeno di giocare, invece il Mister mi mise ancora in partita, ma nel frattempo la squadra avversaria fece 3 goal.
Durante il time-out del terzo tempo il Mister mi mise in panchina, ma negli ultimi minuti mi fece entrare e
vincevamo 6-3, poi noi riuscimmo a fare altri 3 goal ed il risultava puntava sul 9-3.
La partita finì con la nostra vittoria con 9-3 (e alla fine avevo vinto la scommessa 2-0), e tutti contenti
andammo a festeggiare da Burger King, dove unimmo i tavoli per entrarci tutti: prendemmo quasi tutti lo
stesso hamburger, il Bronks, e finimmo la giornata andando fuori a giocare nuovamente tutti a pallone e a nascondino.
Infine tornammo ognuno a casa propria soddisfatti di quanto avevamo fatto tutti insieme, perché il gioco
unisce sempre.
A cura di Iacopo B.
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