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FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERA’

9 Mar 2022

E’ stato l’amore di mio padre a salvarmi da Auschwitz
dice Liliana Segre in ricordo di suo padre.

Cari lettori e care lettrici,
oggi vi parleremo del nuovo libro letto in classe, “Fino a quando la mia stella brillerà”, che narra la biografia di Liliana Segre, una delle poche superstiti dell’Olocausto.

Liliana Segre nacque a Milano nel 1930. Visse la sua vita circondata da persone che le vollero un bene dell’anima: suo padre, i nonni, la cameriera Susanna e la balia Caterina. Fino a tredici anni la sua vita era allegra e spensierata, ma un giorno tutto cambiò; non poteva più andare a scuola, al cinema, al maneggio del padre e le sue amiche non la cercarono più.
Indovinate perché…

Perché era ebrea! Ma questo era solo l’inizio. Lei e suo padre vennero arrestati e traslocati in varie prigioni, per poi arrivare alla tappa finale: Auschwitz.

Uomini a destra e donne a sinistra. E poi non lo vidi più. Anche se vivessi altri cento anni, quel momento resterebbe indelebile, perché fa parte di me. Come papà!

Appena arrivata al campo, le tatuarono un numero sul braccio: 75190.

Scoprì solo in seguito, oramai libera, di aver avuto molta fortuna, spesso e volentieri per merito del suo istinto. Ma non fu solo la fortuna ad aiutarla, riuscì a salvarsi anche grazie al suo aspetto sano e al controllo delle proprie emozioni.

Negli anni successivi alla sua liberazione dal campo, non è stata più la stessa persona; lo choc provato e i traumi subiti sono stati così intensi che si è chiusa in se stessa; ha deciso solo a 60 anni, di fare la testimone perché tutti, uomini , donne, giovani e bambini, conoscano la Storia e imparino dal passato a non commettere più le atrocità verso altri esseri umani.

Al prossimo libro!!!

A cura di Matilde R. e Mariasole


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