Cari lettori e care lettrici, oggi vorremmo parlarvi dei robot umanoidi, in particolare di Nao, il fantastico robottino che abbiamo conosciuto la scorsa settimana.
Il mitico Stefano in uno dei nostri ultimi incontri, ci ha parlato dei robot umanoidi.
Ma, che cosa sono?
La parola “robot” deriva dal ceco e vuol dire “lavoro pesante”; i robot, infatti, possono svolgere diversi lavori, sostituendo l’uomo. Il primo robot funzionante fu inventato da Jacques de Vaucanson.
Ne esistono diversi tipi tra cui:
– Robot industriali, che assicurano e facilitano i lavori nelle aziende;
– Robot agricoltori, che velocizzano il raccolto degli ortaggi e dei frutti;
– Rover, robot che si sposta su ruote capace di trasportare merci pesanti;
– Robot umanoidi, che hanno sembianze umane e, che, attraverso dei motori, dei sensori e dei microfoni provano a comportarsi proprio come noi.
Il meraviglioso robot di cui volevamo parlarvi oggi fa parte della categoria “umanoidi”, è di dimensioni piuttosto piccole, è bianco con parti rosse, ha due occhi di forma sferica, che, una volta individuata la faccia da lui memorizzata, si colorano di blu ed è composto da ben ventisei motori.
Trascorrerci un po’ di tempo è stata un’esperienza per noi molto divertente, l’abbiamo visto danzare qualsiasi cosa! Pensate che ha fatto la dub e ha ballato persino la macarena!
Ovviamente non andava ha tempo; questo perché se i suoi motori fossero andati più veloci, avrebbe perso l’equilibrio e in seguito sarebbe caduto.
Ma, essendo che i robot umanoidi ci copiano quasi in tutto e per tutto, se fosse caduto, si sarebbe, come Stefano ci ha fatto vedere, coperto il volto mettendosi le mani davanti.
Questa è stata la nostra esperienza, che, speriamo sia piaciuta anche a voi.
Alla prossima!
A cura di Emma e Davide
Di seguito il link ad un breve video fatto in classe: https://www.youtube.com/shorts/iDDe4P6tPBI
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