C’era una volta un ragazzo di nome Giuseppe che aveva dieci anni e gli piaceva molto giocare a
calcio.
Viveva in Toscana sulle colline del Chianti e giocava a calcio nella squadra del Belmonte.
Giuseppe aveva iniziato a giocare a calcio da pochi mesi, quindi non pensava di essere convocato
nella prima partita di campionato, anche perché tutti i suoi compagni lo prendevano in giro e pensava
di non essere molto forte.
Invece il mister l’aveva chiamato e gli aveva detto che lui era decisivo. Il mister lo reputava forte e
sapeva anche che i suoi compagni lo prendevano in giro.
Giuseppe aveva iniziato ad avere un po’ più di fiducia in se stesso, anche se c’era qualcosa che non
andava; cioè la sua famiglia non aveva abbastanza soldi.
Arrivò il giorno in cui Giuseppe si presentò alla partita. Tutti i suoi compagni gli avevano detto di
tornarsene a casa, e per di più avevano aggiunto che era scarso. Lui non li ascoltò e li ignorò.
Nell’allenamento prima della partita Giuseppe aveva fatto il tunnel a tutti i suoi compagni di calcio,
ed era per questo che erano andati a chiedere a Giuseppe se potevano diventare suoi amici.
Giuseppe accettò.
Dopo poco, iniziò la partita contro la squadra della Grevigiana. La squadra del Belmonte vinse quattro
a zero, Giuseppe fece tre gol e un suo amico uno.
Guarda caso a vedere la partita c’era un osservatore della Fiorentina.
Infatti due giorni dopo Giuseppe fu chiamato a giocare nella squadra della Fiorentina, e ovviamente
accettò.
Il sogno di Giuseppe era fare una foto con Dusan Vlahovic e giocarci insieme.
Nel frattempo aveva fatto amicizia con tutti i ragazzi della sua età che giocavano nella Fiorentina.
Il mister sapeva del sogno di Giuseppe, quindi chiamò Vlahovic e gli disse di venire al campo di
allenamento.
La settimana successiva, mentre Giuseppe stava andando agli allenamenti, quando arrivò vide che
davanti al cancello c’era Vlahovic.
Giuseppe non ci credeva, si fece una foto insieme, si fecero delle punizioni e dei rigori a vicenda, e
giocarono a chi fa gol va in porta.
Da quel giorno Giuseppe desiderò di fare l’abbonamento allo stadio in tribuna solo per vedere
Vlahovic.
Siccome i suoi genitori non avevano i soldi per mantenerlo, Vlahovic decise di adottarlo.
Il ragazzo era contento di diventare famoso e di avere il babbo calciatore. Quindi il cognome di
Giuseppe diventò Vlahovic.
Poi fece la sua prima partita contro l’Udinese e vinsero sei a tre.
Giuseppe si allenava per diventare attaccante tutti i giorni nel giardino della casa di Vlahovic,
trasformato in un campo da calcio.
Giuseppe diventò il giocatore più forte e più famoso della Fiorentina giovanile.
Dieci anni dopo Giuseppe aveva vent’anni ed ormai era il giocatore più forte del mondo, e portò la
Fiorentina a vincere la prima Champions League; lui vinse il pallone d’oro.
E così che Giuseppe diventò un calciatore famoso.
A cura di Leonardo
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