Storie e Racconti

Il pupazzo indemoniato

8 Mar 2022

C’era una volta una bambina, di nome Rebecca, che viveva in una piccola città piena di fabbriche abbandonate, che per il suo compleanno aveva ricevuto una bambola di nome Huggy. Da quel giorno quella era diventata la sua bambola preferita, la portava con sé dovunque andava e se la teneva stretta stretta anche per dormire.
Questa bambola era tutta blu tranne le mani e i piedi che erano tutti gialli e gli occhi e i capelli azzurri, per la bambina era la bambola più bella del mondo.
Un giorno la mamma e il papà regalarono alla bambina un orsetto marrone chiaro, con gli occhi neri e di dimensioni più grandi di Huggy. Da quel momento la bambina giocò con l’orsetto e non usò più Huggy.
I genitori di Rebecca buttarono Huggy nella spazzatura perché a loro non era mai piaciuta quella bambola.
Qualche giorno dopo però Rebecca cercò Huggy perché si era stancata di giocare con l’orsetto Pippo. Il nome glielo aveva dato la bambina per ricordarsi del suo cane morto e suo zio morto anch’egli due giorni prima. La bambina non riuscì a trovare Huggy in nessun posto e dalla disperazione cominciò a urlare e a piangere nonostante il tentativo dei genitori di consolarla.
Nel mentre il camion dell’immondizia aveva preso Huggy dal bidone e si era allontanato per proseguire il suo giro di raccolta quotidiano.
Quando il camion andò a prendere la spazzatura in una fabbrica abbandonata, dove di nascosto c’erano degli scienziati che cercavano cavie per fare dei test con lo scopo di ingrandire e dare vita a qualsiasi tipo di cosa, Huggy cadde dal mezzo proprio vicino agli scienziati. Quando gli studiosi videro la bambola la raccolsero come cavia perché simile ad un essere umano.
Il giorno dopo gli scienziati fecero il loro trecentoquarantunesimo esperimento su Huggy: all’inizio era andato tutto bene ma ad un certo punto Huggy si ingrandì di ben dieci volte e improvvisamente prese vita cominciando a muoversi lentamente.
Gli scienziati, tutti contenti, si avvicinarono ma non sapevano che la bambola era diventata un mostro. Huggy uccise uno ad uno tutti gli scienziati.
Nel frattempo la bambina aveva deciso di andare nella fabbrica abbandonata che si trovava vicino casa per attaccare i volantini per denunciare la scomparsa della sua amata bambola Huggy.
Rebecca entrò dentro la fabbrica, vide la sua bambola con le mani e i vestiti tutti sporchi di sangue, i denti affilati come quelli di uno squalo con gli occhi rosso fuoco e dallo spavento decise di scappare per cercare aiuto.
Rebecca, inseguita dalla bambola, arrivò in un vicolo cieco e dalla paura fece cadere una pila di scatoloni pieni di pesi in ferro sulla bambola che, cadendo a terra, si ruppe in mille pezzi.
La bambina iniziò a piangere disperata, sia per la tristezza, perché aveva rotto la sua bambola preferita, sia per la paura di essere stata inseguita per tutta la fabbrica.
Rebecca tornò a casa terrorizzata e decise di andare a dormire sperando che la brutta avventura vissuta quel giorno non fosse che un brutto sogno.

A cura di Dario B.


CONDIVIDI:

Articolo precedente

Articolo successivo