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Il Savoia – Marchetti S.M. 79

4 Feb 2022

Il Savoia – Marchetti S.M. 79 è stato sicuramente il più famoso aereo italiano della seconda guerra mondiale, era un areo silurante cioè un aereo che sganciava siluri per affondare le navi nemiche. I piloti britannici gli attribuirono il soprannome di (Damned Hunchback) che significa “Gobbo Maldetto” per la difficoltà di attaccarlo in coda a causa della mitragliatrice montata proprio sulla gobba e rivolta all’indietro.

Il velivolo nacque nel 1934 come aereo da trasporto civile veloce e veloce lo era veramente. Quelli furono anni splendidi per l’aeronautica italiana, i cui aeroplani erano capaci di battere e detenere a lungo (alcuni sono ancora imbattuti) record mondiali in tutte le specialità dell’aria. Trentasei di questi furono stabiliti proprio dal “Gobbo”. Nel 1938, l’impresa dei Sorci Verdi (205^ Squadriglia da bombardamento), capaci di compiere con tre velivoli Il raid Roma-Rio de Janeiro in due sole tappe, alla media, allora altissima, di 410 km/h, suscitò l’entusiasmo di tutti, appassionati e non.

La confidenza con i record era innata nello S.M.79: il prototipo Volò da Milano a Roma in appena un’ora e 10 minuti, alla velocità media di 410 km/h e, l’anno dopo, il velivolo stabili un record volando da Roma a Massaua, In Eritrea, in sole 12 ore con un unico scalo di rifornimento a Il Cairo. Nel 1937 Ottenne il primato mondiale su circuito chiuso di 2000 km con la media di 428 km/h e toccando la velocità massima di 444 km/h.

Nello stesso anno, i Sorci Verdi, dei quali faceva parte anche il figlio di Benito Mussolini, Bruno, parteciparono alla gara Istres Damasco-Parigi, ottenendo il primo, secondo e terzo posto.
Le brillanti prestazioni dello S.M.79 furono notate fin da subito dall’aeronautica militare italiana che lo adottò come bombardiere veloce.

A cura di Tommaso G.


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