Nella mia famiglia, la vigilia di Natale, non possono mancare le polpette di baccalà, anche chiamate “vrasciole” in dialetto, perché fanno parte della tradizione calabrese.
A casa, quando sono in cucina con mia nonna, mia zia e mia mamma sento sempre un forte odore di fritto, perché in tavola, nella nostra famiglia se non ci sono tante cose fritte e rifritte, nessuno è felice.
Una premessa, se sei un tipo da insalatine, non è il posto adatto, soprattutto se è un periodo festivo. Per quanto riguarda le nostre “vrasciole” la ricetta è la seguente e non impressionatevi troppo.
Gli ingredienti sono questi:
- Baccalà, circa 600 g (ma nella nostra famiglia non basta mai)
- Pane duro (senza crosta) 400g
- Aglio
- Prezzemolo
- 6 uova
- Pepe nero
- Parmigiano Reggiano 250g
- Sale (solo se serve)
Ah, già, mi stavo scordando l’ingrediente che non può mancare e so che state pensando a qualche strana verdura, ma in realtà è l’olio, perché sta alla base di tutto.
Iniziamo col procedimento. Prendete il baccalà sotto sale, lavatelo e poi mettetelo in una ciotola, anche detta “conchetta”, lasciatelo in ammollo, sommerso d’ acqua. Cambiate tre volte al giorno l’acqua se tenuto fuori dal frigorifero, se tenuto all’interno almeno quattro. Il secondo giorno, dovete togliere la pelle al baccalà, perché verrà via facilmente.
Tenetelo in ammollo (“ammùaddru” in dialetto) per altri due giorni, in modo tale da togliere il sale anche dove prima stava la pelle.
Ricordatevi di mettere in ammollo il pane duro (circa sei ore prima).
Tritate insieme il baccalà, il prezzemolo, l’aglio e aggiungete il pane strizzato e sbriciolato grossolanamente, il formaggio, le uova, il pepe nero e se serve un po’ di sale. “Ncoculate” cioè date forma alle polpette di baccalà e friggete.
Spero che vi piacciano e buon appetito.
P.S.: Non perdete troppo tempo a impiattare, perché tutti vi ruberanno le polpette di nascosto dal piatto di portata, prima ancora di servirle.
A cura di Giulia
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