educazione ambientale

L’inquinamento dei mari

17 Mag 2021

L’inquinamento marino è principalmente di origine terrestre in particolare è una conseguenza dell’immissione di acqua di scarico e di affluenti industriali nei fiumi, che poi portano le sostanze inquinanti al mare. Aiutaci anche tu, leggendo questo articolo, a combattere contro l’inquinamento dei mari!

L’inquinamento del mare è una delle emergenze più urgenti da affrontare.
Nell’ ultimo secolo il mare è diventato un’immensa discarica nella quale finisce ogni sorta di rifiuto, dagli scarichi industriali alle bottiglie di plastica, fino alle sostanze nocive utilizzate in agricoltura. Il tutto aggravato dai riversamenti di petroli in prossimità delle piattaforme petrolifere responsabili delle morti di pesci e dell’avvelenamento degli uccelli.
Il Mediterraneo è particolarmente colpito da questo problema.

Secondo le stime finirebbero in mare ben 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno.
È come se ogni minuto che passa venisse riversato in mare l’equivalente di un camion di plastica.
Ondate di detriti di plastica si riversa in piccola parte sulle spiagge (15%), mentre il resto galleggia o giace sui fondali.
Secondo un’indagine condotta da Legambiente sulla situazione mare Tirreno, il 95% dei rifiuti galleggianti avvistati è costituito da plastica.

L’inquinamento danneggia i pesci
Secondo un nuovo studio le piccolissime particelle di plastica presenti negli oceani di tutto il mondo provocherebbero anche danni cerebrali ai pesci.
I piccoli frammenti di plastica presenti nell’acqua vengono letteralmente mangiati dal plancton (organismi acquatici).
A sua volta serve a nutrire i pesci.
L’effetto finale è che gli stessi pesci accusano effetti gravi e abbastanza preoccupanti al cervello.
Secondo Tommy Cedervall, ricercatore di chimica presso l’Università di Lund, questo studio “è il primo a dimostrare che le particelle di plastica di grandezza nanoscopica possono accumularsi nei cervelli dei pesci”.

Gli scienziati hanno dimostrato l’esistenza di disordini comportamentali nei pesci affetti da inquinamento provocato da materiali plastici. Questi pesci mangiano più lentamente ed esplorano il proprio ambiente in misura molto minore rispetto ai pesci che non ne sono affetti. La plastica presente nel mare, qualsiasi sia la sua grandezza e dunque anche a livello nanoscopico, può avere un impatto enorme sull’intero ecosistema marino.
Questa ricerca, almeno per il momento, non ha accennato all’eventuale possibilità che questi materiali di natura plastica possono poi essere ingeriti anche dagli esseri umani con il consumo del pesce.


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