Un po’ di tempo fa ho visto su Netflix un film che mi ha colpito molto. Il titolo è “La vita davanti a sé” ed è interpretato dalla famosissima attrice Sophia Loren.
Tratto da un libro francese di Romain Gary, ambientato a Parigi, il regista (nonché figlio di Sophia Loren) ha però scelto di girarlo a Bari
Il film parla di un ragazzino di origini senegalesi di nome Momo e di una signora anziana, ebrea ed ex prostituta, di nome Madame Rosa, le cui vite si intrecceranno per sempre.
Madame Rosa, ormai anziana, per mantenersi ospita in casa sua una specie di asilo per bambini e ragazzini in difficoltà. Accetterà controvoglia di tenere Momo, ladruncolo che le aveva rubato la borsa al mercato.
I due sono molto diversi per carattere e religione e la convivenza all’inizio sarà conflittuale.
Piano piano i due iniziano a conoscersi e ad aggiustare il loro rapporto che diventerà sempre più unito.
Il film mi è piaciuto molto perché parla di amicizia, fiducia e altruismo. Infatti, è l’altruismo di Madame Rosa che salverà Momo dalle cattive strade e lui ricambierà esaudendo un suo desiderio prima di morire. Ci sono momenti tristi come quando lei ricorda l’Olocausto. Anche il finale è triste e commovente ma, lascia un senso di speranza e riscatto per Momo.
Regia: Edoardo Ponti
Cast: Sophia Loren, Ibrahima Gueye, Renato Carpentieri, Iosif Diego, Pirvu, Abril Zamora, Massimiliano Rossi, Babak Karimi
A cura di Andrea
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