Libri e letteratura Storia

La parola ai lettori – I nostri commenti sul libro “Quando Hitler rubò il coniglio rosa”

22 Mar 2021

“Si può essere felici lontani da casa?” questa è una domanda che molti ebrei si sono posti durante la Shoah, come Anna, una bambina ebrea di dieci anni protagonista del romanzo “Quando Hitler rubò il coniglio rosa”. Anna viveva una vita normalmente come chiunque altro ma Hitler, dopo aver vinto le elezioni in Germania, comincia a perseguitare gli ebrei e per questo la sua famiglia cerca rifugio altrove andando di paese in paese.
Questo libro racconta il suo lungo viaggio e le sue paure.
Personalmente penso che questo libro è sia un bel racconto che un messaggio molto significativo per il ricordo della Shoah.
A cura di Valentina S.

Il libro è molto particolare e bello, leggendo il titolo all’inizio pensavo che fosse la storia dei campi di concentramento ma invece mi ha stupito molto.
L’autrice racconta la sua infanzia con personaggi diversi, leggendo i primi due capitoli non capivo perché il libro si chiamasse in quel modo, quando l’ho scoperto è stato molto interessante.
Lo consiglierei perché è adatto a tutti i ragazzi ma anche ad adulti e il linguaggio è molto semplice.
A cura di Martina C.

“L’importante è restare uniti” questo è quello che ci vuole dire il libro, visto che Anna e la sua famiglia hanno dovuto cambiare casa continuamente a causa delle persecuzioni di Hitler nel confronto degli ebrei.
La prima cosa che mi sono chiesto quando ho iniziato il libro è stata: “perché si intitola così’?”. Andando avanti con la lettura ho scoperto che si intitola così perché Anna, dovendo lasciare gran parte dei suoi giocattoli a Berlino quando è costretta a fuggire con la sua famiglia , immagina Hitler che si diverte giocando col suo coniglio rosa peluche.
Penso che sia un libro molto bello ma soprattutto mi è stato utile per scoprire nuove cose che non sapevo della persecuzione degli ebrei.
A cura di Lorenzo G.

L’immagine di copertina è un’illustrazione di Marco Serpieri


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