Un mistero irrisolto: il furto della Natività di Caravaggio
Il quadro Natività con Santi Lorenzo e Francesco di Assisi, dipinto nel 1600 da Caravaggio per l’Oratorio di San Lorenzo di Palermo, è stato trafugato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969.
La figlia della custode dell’oratorio, Antonella Lampone allora 15enne, ha raccontato in un’intervista che sua madre e sua zia furono le prime ad arrivare sulla scena del reato. “Si agitavano e urlavano. Saltai giù dal letto, mi precipitai in chiesa dove il dipinto campeggiava da oltre tre secoli e che in quel momento era vuoto”. Poi aggiunge: “Per noi fu una tragedia, un lutto. Non avevano rubato solo un dipinto, ma un membro della nostra famiglia”.
Da allora nessuno ha più visto il dipinto ed è nata una vera e propria leggenda. Ne hanno parlato i pentiti di mafia, gli scrittori e i giornalisti che si sono appassionati al giallo.
Sono molte le ipotesi attribuite alla sua scomparsa, ma non sappiamo ancora quale sia la verità sebbene fin da subito si sia fatto avanti un sospetto: la mafia siciliana. È l’unica organizzazione che può aver progettato questa rapina, ma non si hanno certezze.
Il dipinto è un olio su tela (268 cm x 197 cm) realizzato dal pittore Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Il quadro racconta la nascita di Gesù. I personaggi del quadro sono San Giuseppe, che è di spalle e parla con un pastore; San Francesco D’Assisi, in piedi dietro alla figura della Madonna rappresentata come una donna comune, e San Lorenzo sulla sinistra. Nel dipinto si intravedono un bue e un asino e in alto, sopra al Bambino, c’è un angelo che vola ed è il simbolo della Gloria divina.
Lo stile di Caravaggio è riconoscibile nel gioco di colori e soprattutto nelle luci. Sono ben illuminati l’angelo, la fronte di Gesù, il collo di San Lorenzo e la parte del vestito bianco di Maria che spicca nell’ombra. Si nota che i punti principalmente illuminati sono quelli seguiti dal braccio dell’angelo che crea un arco e questa linea orientativamente divide a metà il quadro, che è ben bilanciato.
Si stima che il quadro oggi abbia un valore di circa 20 milioni di dollari.
Che intervento si può proporre per non dimenticare il quadro?
Noi abbiamo scelto di non proporre alcun tipo di intervento per l’Oratorio di San Lorenzo perché riteniamo che lasciare quel “vuoto” possa stimolare le persone, soprattutto quelle che non sanno nulla della sua storia, a informarsi e quindi ad allargare sempre di più il cerchio di persone che la conoscono. Inoltre, sostituire il quadro con una copia o un’interpretazione moderna secondo noi non renderebbe giustizia al capolavoro perduto. Certo, riempirebbe quel “vuoto” creatosi nell’Oratorio ma lo colmerebbe del tutto?
Per valorizzare e non dimenticare proponiamo di sensibilizzare le giovani generazioni pubblicando e diffondendo un testo adatto per bambini delle scuole elementari in cui raccontare la storia del quadro e della sua misteriosa scomparsa.
A cura di JashinK, CarolinaT e AlessandroT
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