Migrazione tra Ottocento e Novecento
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento molti italiani furono costretti ad emigrare. Erano principalmente i contadini a dover emigrare a causa della povertà causata dalla crisi economica che stava affrontando tutta l’Europa. Le persone che emigrarono furono molte, all’incirca 50000, e principalmente emigravano verso il continente americano.
La maggior parte di queste persone partiva dal sud dell’Italia dove la crisi aveva causato danni maggiori.
I viaggi degli emigrati italiani duravano diversi giorni, in navi dove dovevano stare con tantissima gente e in condizioni igieniche spesso non delle migliori. Alcuni di loro non sopravvivevano al viaggio e morivano a causa di malattie come il colera.
Il principale luogo di sbarco era un’isola vicina a New York dove li attendevano varie visite mediche e interrogatori. Talvolta alcuni di loro venivano rimpatriati e quelli che riuscivano a rimanere lì venivano trasportati a New York dove venivano accolti. Certo queste persone viaggiavano sperando di trovare un lavoro per potersi mantenere e avere un nuovo inizio con le proprie famiglie. Arrivando però in America non avevano il diritto al voto non essendo cittadini americani, per questo venivano anche sfruttati e lasciati a vivere in condizioni pietose. Infatti, le loro case erano molto piccole e lì vivevano anche famiglie abbastanza numerosa con animali.
Le migrazioni ai giorni d’oggi
Anche se ai nostri tempi questo fenomeno è molto cambiato, grazie ai progressi della tecnologia, emigrare è sempre complicato. Oggi ci sono persone che emigrano perché scappano dai paesi poveri colpiti dalla guerra dove il tasso di disoccupazione è molto alto e la lotta contro la fame è sempre più dura. Nei telegiornali si parla abbastanza spesso di queste persone che arrivano da paesi dell’Africa o dell’est Europa e che sbarcano in Sicilia o in Puglia dopo aver viaggiato via mare in gommoni che molte volte si sono rotti e hanno fatto morire uomini, donne e bambini.
Purtroppo ci sono ancora molte discriminazioni contro queste persone che cercano un lavoro per poter mantenere loro e le proprie famiglie e anche loro, come i migranti italiani del ‘900, sperano in un nuovo inizio. Spesso gli abitanti dei paesi che accolgono i migranti sono un’ po’ spaventati e talvolta per questo si comportano in modo sbagliato, adottando comportamenti razzisti nati quasi sempre dall’ignoranza perché non conoscono la loro storia.
A cura di di Aurora P.
Di seguito è possibile scaricare la ricerca “Migrazione italiana ieri e oggi” a cura di CarolinaT:
Migrazione italiana ieri e oggi – CarolinaT
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