Quest’anno abbiamo studiato delle grandi civiltà sui fiumi.
Allora perchè non immaginare di essere dei grandi fiumi, percorrendo il loro viaggio, provando le loro emozioni, elaborando i loro pensieri?
Io, Arno,
sono largo, lungo, forte e imperioso,
di notte, a Firenze, sono anche luminoso.
Sono molto fresco e
quando scorro, mi sento trascinato
dalla voglia di esplorare.
Ho tanti ponti che mi attraversano,
ma il mio migliore amico è Ponte Vecchio,
e tutto il mondo lo viene ad ammirare.
Io amo i ponti
perché la gente passa
e si ferma a guardarmi,
così da solo non sto mai.
Dal Monte Falterona
arrivo nel Mar Ligure,
ho tanti fratelli affluenti,
femmine come la Greve,
e maschi come il Mugnone.
Tutti mi dicono: “Che bello! Quant’è grande!”
Ma purtroppo, per qualcuno,
sono solo un cestino:
ecco l’abitudine spregevole
che mi sporca in modo abominevole.
Io penso che la gente
di coscienza è assai carente!
Mi piace essere un fiume
e ammirar Firenze,
ma vorrei solo esser rispettato.
A cura di Jacopo
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