1. La prima legge di Keplero afferma che i pianeti ruotano attorno al Sole seguendo orbite ellittiche, di cui il Sole occupa uno dei fuochi. L’ellisse è una figura geometrica bidimensionale, paragonabile a un cerchio schiacciato, formata dai punti di un piano le cui distanze da due punti fissi, detti fuochi, hanno somma costante. Le orbite ellittiche dei pianeti sono ellissi poco schiacciate, vicine alla circonferenza. Il punto di minima distanza dal sole si chiama Perielio e quello di massima si chiama Afeleio.
2. La seconda legge di Keplero afferma che il raggio vettore che unisce un pianeta al Sole spazza aree uguali in tempi uguali. I pianeti non si muovono sulla loro orbita con velocità costante; un pianeta è più veloce quanto più è vicino al Sole (al perielio) e più lento quanto più è lontano dal Sole (all’afelio).
3. La terza legge di Keplero afferma che il quadrato del periodo di rivoluzione di un pianeta attorno al Sole è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole. I pianeti più vicini al Sole hanno periodi di rivoluzione più brevi dei pianeti più esterni. L'”anno” di Giove per esempio, che è più distante della Terra dal Sole, a dura 11,862 anni, mentre quello di Venere, più vicina di noi al Sole, è di 0,615 anni.
La terza legge di Keplero (formulata nel 1618, 15 anni dopo le precedenti) si può così esprimere matematicamente (T è il periodo di rivoluzione e R è la distanza tra il pianeta e il Sole):
T|2= K*R|3 dove K è una costante, uguale per tutti i pianeti del sistema solare.
A cura di Elektra Falchini
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